Più sicurezza, "se si fa rete" il decalogo a Porto Viro

Nel giro di pochi mesi a Porto Viro è stata uccisa un’anziana di 85 anni, Miranda Sarto; è stata messa a segno una rapina da 100mila euro ai danni di un gioielliere 60enne, Andrea Sivieri e un 89enne è stato aggredito in casa da una donna per 70 euro.



Il tema della sicurezza preoccupa gli anziani (e non solo loro) portoviresi, ma sta a cuore anche alle forze dell’ordine che oggi pomeriggio hanno animato il tavolo organizzato dalla Voce di Rovigo e dal centro anziani col suo presidente Rossano Motta, dal titolo “Vivere Sicuri - Come difendersi da furti e truffe”, per dire “noi ci siamo” e “aiutateci ad aiutarvi”.




Davanti a un pubblico attento di oltre 100 persone, sono intervenute le massime autorità in tema di sicurezza: il prefetto Enrico Caterino, che ha risposto con puntualità alle domande dalla platea, il vicequestore vicario di Rovigo Alessandro Belsito, il colonnello Stefano Baldini, comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Nicola Sibilia, comandante provinciale della Guardia di Finanza e il dottor Carmine Fruncillo, commissario prefettizio nella seconda città più popolosa del Delta.




L’argomento vivo e delicato, quello della difesa da furti e truffe, è stato abilmente sviscerato dal comandante delle Volanti di Rovigo, Michele Fioretto, che ha stilato un decalogo che ha come primo “comandamento”: fare rete. Non rimanere soli.




La discussione, e non poteva essere diversamente, ha raggiunto anche i temi caldi della legittima difesa e della certezza della pena: argomenti capaci di scaldare la platea. “C’è un articolo del codice penale che regola il diritto di difesa”, ha spiegato il prefetto, Enrico Caterino, particolarmente a proprio agio nel dialogo con la platea.



Il servizio completo giovedì 20 aprile sulla Voce di Rovigo