La protesta: disturbate dai venditori di colore

Disturbate dai venditori ambulanti stranieri di colore, è protesta.



“Ormai non è possibile parcheggiare in piena libertà e sicurezza, perché c’è sempre qualche emigrato che è pronto non solo a venderti le solite cose, ma pure ad assegnarti il posto dove parcheggiare e magari a pretendere pure la mancia. E bisogna stare attenti che non si infastidiscano”. Così una donna portovirese, che frequenta settimanalmente il mercato del mercoledì di Porto Viro e posiziona la sua auto nel parcheggio adiacente a via Collettore Sinistro.



“Mi sembra opportuno rendere pubblico questo mio disagio. Mi rivolgo a chi è di competenza per far sentire al meglio la mia voce”. “Ieri - continua - ho visto una ragazza in difficoltà perché uno di questi voleva affibbiarle dei fazzoletti di carta, non c’era nessuno a quell’ora. Se succede qualcosa, chi ci tutela?”.



Successivamente un’altra signora racconta cosa le è successo nel medesimo parcheggio: “Uno dei soliti venditori ambulanti insisteva, voleva vendermi delle scope, io non l’ho badato e mi sono affrettata a salire in macchina per evitare che continuasse a chiedermi magari qualche soldo come fanno tutti. Appena ha visto che gli ho chiuso la porta in faccia ha tentato di aprirla strattonando più volte la maniglia. Per fortuna ho avuto la prontezza di chiudermi dentro, poi sono partita. Lui se né andato imprecando e offendendomi”.



E sottolinea: “Vi dirò che ho avuto veramente tanta paura e da quell’episodio non ho più parcheggiato in quel posto”.



Il servizio sulla Voce del 20 luglio