Pedina il vicino, assolto dal giudice

Una faida familiare che dura da oltre dieci anni tra minacce, denunce e processi. E su cui ieri il Tribunale di Rovigo ha messo un punto fermo, almeno per quanto riguarda un presunto pedinamento avvenuto a Porto Viro una mattina di dicembre del 2012. I protagonisti della vicenda sono due cittadini di Loreo, vicini di casa, ma fra cui non corre buon sangue.



In più di un’occasione, infatti, il 39enne ha denunciato il 60enne per molestia. La stessa denuncia che ha presentato alla stazione dei carabinieri di Porto Viro a dicembre del 2012 dicendo ai militari che il vicino di casa lo aveva seguito in auto dalla chiesa fino alla stazione dell’Arma.



L’uomo ha ribadito la sua versione anche di fronte al giudice, sostenendo di avere avuto alle calcagna l’altra auto per circa un’ora, fino a quando ha deciso di fermarsi di fronte alla caserma. Ma la sua versione è stata confutata dalla difesa, che ha sottolineato come la tempistica indicata fosse piuttosto insolita.



I due chilometri e mezzo che separano la chiesa dalla caserma dei carabinieri, infatti, sono percorribili in soli sei minuti. Anche ammettendo che la presunta vittima del pedinamento avesse fatto delle deviazioni per depistare il suo inseguitore, secondo l’avvocato Alberto Magaraggia, un’ora al volante restava comunque un dato poco plausibile.



A giocare a sfavore del 39enne c’era anche la mancanza di testimoni che avessero assistito alla scena e il fatto che l’uomo non avesse chiesto aiuto non appena si fosse accorto di essere tallonato. Tutti elementi che all’udienza di ieri mattina hanno fatto propendere il giudice Sandrina Fiorito per l’assoluzione del 60enne. Faccenda archiviata, dunque, per la giustizia, ma forse non per i protagonisti, che da dieci anni portano rancore l’uno nei confronti dell’altro.