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I furbetti della bancarotta, denunce e sequestri

A Porto Viro

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La Guardia di Finanza di Rovigo

Operazione della Guardia di finanza su un giro di operazioni illecite all'interno di una procedura fallimentare.
Dodici indagati di cui sei per associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. E' il risultato di un'indagine condotta dalla Guardia di finanza nei confronti di una società del settore ittico della zona di Porto Viro.


Nel corso delle indagini, portate avanti anche dai carabinieri del Nas, sono stati sequestrati 820.145,32 euro, a seguito del provvedimento emesso dal Tribunale di Rovigo a carico di due persone, una coppia di origine campana, di cui uno indagato per reati fallimentari e l’altro per impiego di denaro di provenienza illecita.


Secondo le accuse la moglie del socio-amministratore della società fallita, avrebbe svolto il ruolo di soggetto “interposto” tra il coniuge stesso e la società fallita, investendo la cifra in fondi di investimento e buoni al risparmio, somma che prima aveva lo scopo di apportare liquidità nella procedura concordataria e che poi veniva drenata dalla società nel frattempo decotta, attraverso l’utilizzo di rapporti bancari appositamente costituiti, per essere utilizzata ad esclusivo beneficio familiare, in danno della platea dei creditori.


Gli agenti hanno accertato anche false transazioni commerciali, per complessivi 265.960 euro, con una società di diritto croata, riconducibile ad un soggetto italiano “testa di legno” nonché sovraffaturazioni fittizie verso una società di Mogliano Veneto che avevano come unico scopo quello di svuotare la società.
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