VOCE
Porto Viro
15.06.2022 - 06:30
Il terminale Adriatic Lng
L’ultimo atto dell’ormai ex giunta guidata da Maura Veronese è stato preparare il terreno per il ricorso al Tar contro la decisione del ministero di “spostare” il terminal Lng (e i suoi, ricchi, tributi) da Porto Viro a Porto Tolle. Venerdì scorso, infatti, gli uffici comunali, dando seguito a una delibera di giunta di martedì 31 maggio, hanno affidato all’avvocato Ferdinando D’Amario dell’Aquila l’incarico di promuovere davanti al Tar del Lazio il ricorso contro il decreto ministeriale del 28 aprile scorso, emanato dal ministro dell’economia e delle finanze con i ministeri dell’interno, della difesa e della transizione ecologica. Iniziare la battaglia legale per ottenere (di nuovo) la propria potestà territoriale sul terminal costerà, intanto, 20mila euro tra parcella professionale e oneri di legge.
L’avvocato D’Amario si è infatti reso disponibile (per un importo di circa 16mila euro) per assistere il Comune in questa battaglia, affiancato anche da un collega di studio. D’Amario ha specifica competenza nel settore del contenzioso tributario e, nella fattispecie, di piattaforme marine o similari, e in questa veste ha prestato assistenza legale per diversi Comuni (tra cui Termoli, Gela e Scicli).
La necessità di affidare l’incarico al legale abruzzese è emersa dopo che l’avvocato Marco Zanasi, che aveva già assistito il Comune in passato permettendo di recuperare circa 133mila euro di gettito Imu legato alla piattaforma, ha comunicato, a fine maggio, la propria impossibilità di assistere il Comune. A quel punto, sono stati due gli studi che si sono fatti avanti: oltre a quello di Ferdinando D’Amario, anche quello di Loris Tosi di Mestre, che aveva presentato un preventivo di 10mila euro da aumentare del 15% per spese vive e generali, oltre all’assistenza di un esperto qualificato, a carico del Comune. Il Comune, però, ha scelto di affidarsi al professionista abruzzese. E adesso inizia la battaglia.
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