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Lendinara

La Variante numero 5 è realtà

Cinque capisaldi per rendere più attrattiva e accogliente, rigenerata e recuperata la città

La Variante numero 5 è realtà

Approvata nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale la Variante numero 5 al Piano degli interventi. “L’urbanistica è una materia silenziosa – ha commentato il sindaco Luigi Viaro – uscirà un’altra variante per tenere aperta continuamente la finestra e l’attenzione dal punto di vista degli interessi dei cittadini e degli imprenditori sul territorio. Mi sento di ringraziare l’ufficio per questa propensione a risolvere i problemi e non rinviarli, ringrazio il nostro urbanista Vanin e ringrazio il consigliere delegato Bernardinello che senza mettersi in mostra lavora a supporto di questa delega”. Il primo cittadino ha poi tenuto a precisare, anche in relazione alla variante, che “la popolazione lendinarese diminuisce di 20-30 unità all’anno”, ma non per fuga dalla città. A venire meno è infatti la popolazione anziana, mentre ci sono nuclei familiari che vengono a Lendinara e di cui sono testimoni le aree nelle quali si sta edificando.

Fabio Vanin, il tecnico incaricato di lavorare sulla variante e sulle sue osservazioni, ha aggiunto: “La Variante numero 5 si fonda su cinque capisaldi importanti che vogliono tendere a una città più attrattiva e accogliente, rigenerata e recuperata, una città delle opportunità che sia in grado di fare rete per le imprese, che pone attenzione alla campagna abitata e alle sue opportunità e a una città green in grado di adattarsi alle nuove sfide, tra cui la transazione energetica. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, si è cercato di incentivare l’inserimento del fotovoltaico nelle realtà agricole più compromesse”. L’adozione della variante era già avvenuta in consiglio comunale lo scorso 21 marzo ed era poi stata a disposizione per le osservazioni; ne sono pervenute nove che sono state accolte per la maggior parte.

Alcune precisazioni erano già state messe sul piatto da Davide Bernardinello, consigliere delegato: “I contenuti della variante numero 5 al Piano interventi riguardano richieste di portata generale, come la revisione delle aree di espansione e la riqualificazione e riconversione di aree oltre a richieste di portata puntuale come l’individuazione di singoli lotti, il recesso di aree edificabili in verde privato, la riclassificazione di alcune aree, il recupero degli annessi non più funzionali al fondo agricolo, mantenimento delle attività ubicate in area produttiva isolata, la verifica della coerenza di impianti agro fotovoltaici a terra, l’aggiornamento delle norme tecniche. Tengo a sottolineare che in questa variante non vi è nuovo consumo di suolo. La nostra amministrazione si è particolarmente distinta nell’ambito della pianificazione territoriale e urbanistica per il suo dinamismo, consapevole che è fortemente interrelata con la pianificazione economica ed è indirizzata al conseguimento di una migliore qualità dell’abitare, rivolta al benessere della collettività. Inoltre vi è particolare riguardo per le richieste delle attività economiche esistenti del territorio. Grazie al dinamismo e alle scelte operate nella pianificazione urbanistica negli ultimi anni continuano ad arrivare richieste per sistemazioni e ampliamenti di importanti attività produttive esistenti. L’aumento delle attività produttive si riflette in un aumento dei posti di lavoro e della richiesta di nuove residenze. Pertanto si stanno sistemando edifici esistenti e non mancano nuove edificazioni nonostante il particolare momento di difficoltà nel reperimento di materie prime”.

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