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l’iniziativa

L’acqua protagonista del murale

Una nuova opera di DeltArte, a Porto Garibaldi, con la visione sul tema dell’artista Oniro

L’acqua protagonista del murale

DeltArte - il delta della creatività, festival annuale itinerante, giunto alla X edizione e dedicato all’arte pubblica, in stretta connessione con il territorio e in particolare il Delta del Po ha eseguito una nuova opera. La realizzazione di questo murale imponente e di grande effetto è stata voluta da Cadf, in collaborazione con il Comune di Comacchio e l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità – Parco Delta Po, come ulteriore segno di impegno aziendale in progetti di riqualificazione dei propri impianti e di rigenerazione urbana per i Comuni soci. La presidente Cadf, Maira Passarella ha sottolineato: “Siamo molto soddisfatti del risultato di questa seconda occasione di collaborazione con DeltArte. Gli ambienti del Delta del Po, rappresentano il cuore pulsante del nostro impegno nel tutelare e gestire con cura le risorse idriche, come bene prezioso e comune per noi e per le future generazioni”. Successivamente ha preso la parola di Melania Ruggini, curatrice del festival: "Il nostro festival è nato 10 anni fa nel Delta del Po per valorizzarlo attraverso l’arte urbana contemporanea, creando nel tempo un museo diffuso che ormai conta un centinaio di opere di artisti nazionali e internazionali. Per questo progetto la scelta è ricaduta su Oniro per l’espressività e il valore della sua ricerca che ha come focus l’ambiente. Questo murale parla di come il Delta sia un ambiente prezioso e delicato, da rispettare e preservare; è compito dell’uomo tramandare questi delicati equilibri alle future generazioni”. Il murale è dell’artista Oniro e il titolo dell’opera è “Apparato circolatorio”.

Il progetto si sviluppa sul tema dell’acqua e la sua sacralità, in un luogo nel quale questo elemento ha sempre rappresentato, fin dalla storia più antica, una risorsa fondamentale per la sopravvivenza e per l’economia delle popolazioni che lo abitavano. Il dipinto si presenta come una visione dall’alto della foce a delta, i cui canali avvolgono l’intera superficie del torrino idrico. Sulla facciata principale, quella rivolta a Est, il paesaggio dà forma ad un essere umano il cui apparato circolatorio è formato dai corsi d’acqua, metafora dei fiumi che sono l’apparato circolatorio del pianeta Terra. Il focus dell’opera è l’importanza dell’acqua, linfa vitale del pianeta e fonte essenziale per tutti gli esseri viventi, essendo per gran parte costituiti da questo elemento. La suggestione che emerge dalla visione aerea è assimilabile a quella che hanno gli astronauti nel momento in cui osservano il pianeta dallo spazio per la prima volta e che si definisce “effetto della veduta d’insieme”, nella quale la Terra, con tutti i suoi fragili equilibri, viene percepita come un macro organismo vivente del quale tutti siamo parte.

L’artista Oniro inizia a dipingere sui muri nel 2005, in una piccola realtà di provincia del basso Lazio, Atina, dove nasce nel 1991. Nel 2010 si trasferisce per alcuni anni a Milano, dove studia Graphic Design ed entra in contatto con una realtà cosmopolita, ricca di contaminazioni. I suoi lavori sono caratterizzati da visioni oniriche, surreali e indagano tematiche esistenziali. Sono un viaggio introspettivo volto alla ricerca delle forze invisibili che muovono gli esseri umani e l’universo. La natura è un elemento costante nelle sue imponenti opere. Acqua, piante, animali invadono le città, colorando di vita le facciate dei palazzi, le mura di edifici abbandonati; si riappropriano del loro spazio.

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