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TAGLIO DI PO

Tassa di cento euro sulle ricerche storiche

Il Comune decide di far pagare un contributo per l’accesso ai documenti dell’archivio. Un modo per scoraggiare le richieste a tappeto.

Tassa di cento euro sulle ricerche storiche

Cento euro per chi si mette sulle tracce dei propri antenati. E’ il “diritto di ricerca” imposto dal Comune di Taglio di Po per chi vuole mettersi sulle tracce del passato. Con una delibera di giunta comunale approvata a inizio ottobre, e con il successivo regolamento pubblicato nei giorni scorsi, infatti, è stato fissato a 100 euro, “da pagare preventivamente, anche in caso di esito negativo”, il contributo per chiedere documenti storici al Comune. A questi si aggiungeranno 10 euro da pagare per ogni nominativo ricercato e altri 5 euro per ogni copia della documentazione richiesta. Il tutto attraverso il portale Pago Pa.

Il Comune spiega che i registri dello stato civile in possesso dei propri archivi vanno dal 1871 ai giorni nostri, ma è ritenuta ricerca storica soltanto quella antecedente al 2000, anno in cui è iniziata la digitalizzazione degli atti. Per documenti precedenti al 1871, invece, avvisa il Comune stesso, bisogna rivolgersi alla diocesi di Chioggia: erano infatti le parrocchie, e non i Comuni, ad annotare nei propri registri le nascite, i matrimoni e i decessi.

La ricerca, comunque, fino a pochi giorni fa era gratuita. Oggi, invece, diventa abbastanza onerosa. Un modo anche per fermare le ricerche a tappeto promosse (tantissime, in questo senso, le richieste arrivate dal Sud America) in particolar modo da chi cerca di dimostrare di essere discendente di un emigrante polesano per vedersi riconoscere la cittadinanza italiana.

Il codice civile - motivano la scelta dal Comune - “pur affermando la natura pubblica dei registri dello stato civile, esclude che essi possano essere consultati direttamente dai privati, demandando ai soli ufficiali preposti al servizio di rilasciare estratti o certificati e di svolgere negli atti affidati alla loro custodia le indagini domandate dai privati. E’ principio più volte ribadito che sono legittimati a richiedere estratti e certificati solo coloro che vi abbiano un personale interesse. Due Dpr del 2000 prevedono inoltre che possano essere richiesti, di volta in volta, estratti per riassunto o per copia integrale degli atti di stato civile da chi vi abbia interesse, purché il rilascio non sia vietato dalla legge. I soggetti legittimati alla richiesta di estratti per copia integrale sono unicamente i soggetti a cui l’atto si riferisce oppure su motivata istanza comprovante l’interesse personale e concreto del richiedente ai fini di tutela di una situazione giuridicamente rilevante”.

“Per procedere alla ricerca negli archivi storici di stato civile del Comune - conclude la nota - è indispensabile accertare preventivamente che il Comune di Taglio di Po sia il luogo in cui si è verificato l’evento; fornire più indicazioni possibili sul soggetto a cui si riferisce la ricerca di interesse. Se l’evento si è verificato tra il 1871 e il 2000, ma non si conosce l’anno esatto, si deve presentare la richiesta di ricerca storica allo sportello del Comune, per posta o per Pec”. Il tutto, ovviamente, una volta pagato quanto dovuto.

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