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PORTO TOLLE

“Dalla subsidenza all’emigrazione”

Lo scrittore Vidali: “Possibile che la storia non abbia insegnato nulla?”

“Dalla subsidenza all’emigrazione”

“Possibile che tutto ciò non abbia insegnato nulla?”. Contrarietà anche al parco eolico

PORTO TOLLE - Parco eolico ed estrazioni di metano: in pochi giorni nel Delta si sono materializzati due progetti che hanno alzato i decibel della discussione. E se per il parco eolico c’è perplessità ma anche curiosità, e le posizioni non sono tutte contrarie, per le estrazioni di metano il coro di “no” è unanime.

In questo contesto Gianni Vidali, che a Porto Tolle è stato vicesindaco e assessore, e da anni ne narra le bellezze nei suoi libri, interviene sottolineando la dura battaglia che la popolazione locale fece contro le estrazioni di gas metano in passato.

“Mi preme ricordare, che fin dagli anni Quaranta, con la politica energetica di Enrico Mattei, s’iniziò a estrarre miliardi di metri cubi di metano nel Delta, fino arrivare poi, alla sospensione delle estrazioni, grazie alla feroce ribellione della popolazione locale - ricorda Vidali - l’estrazione avveniva da centinaia di pozzi che, prelevando le acque metanifere a quasi mille metri di profondità, fece calare il terreno di alcuni metri, provocando il disastroso fenomeno della subsidenza. Ricordo che, non molto tempo fa, alcuni senatori della commissione Agricoltura, scesero in campo per fermare, anche allora, alcuni tentativi nell’avviare progetti di questo tipo. Furono anche coinvolti le istituzioni del governo Regionale e i sindaci di molti comuni Deltini”.

“L’obiettivo dell’iniziativa era di salvaguardare il territorio Deltino da nuovi fenomeni di subsidenza, mettendolo in sicurezza per salvaguardare le attività legate al turismo e al settore della pesca” prosegue Vidali che poi sposta l’attenzione sul progetto del parco eolico. “Ora, pensiamo veramente che il turismo nascente nel Delta, si possa sviluppare sopportando la vista di una muraglia di torri e pale a poca distanza dalle nostre spiagge, e che con quella vista, si possa avviare e integrare il prospettato progetto del villaggio turistico in valle Lustraura, in sostituzione della oramai quasi demolita centrale Enel? Questa è una pazzia! - il suo commento - il Delta è un patrimonio inestimabile che va tutelato, non bistrattato”.

“Si parla tanto di transizione ecologica, di un giusto passaggio a nuove fonti energetiche rispettose, però, dell’ambiente e poi si concede il via alle trivelle, ai pozzi metaniferi e alle pale eoliche difronte a territori tutelati, che hanno solo bisogno di essere salvaguardati e manutentati - aggiunge - ho l’impressione che nei nuovi meandri della politica, non si conosca ancora cosa ha significato la subsidenza a Porto Tolle. L’abbassamento del terreno che ha creato danni devastanti al territorio e alla sua economia, producendo il grave fenomeno dell’emigrazione. Tragedia, che ha fatto passare da 21mila abitanti del 1951 ai poco più degli attuali 9mila al comune di Porto Tolle. Possibile che tutto ciò non abbia insegnato nulla a qualcuno? Noi, gente del Delta, ricordiamo invece benissimo, stampate nella memoria, le alluvioni, le emigrazioni, la povertà per mancanza di prospettive”.

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