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ADRIA

Il Liceo sul sentiero di guerra: "Abbiamo diritto ad ambienti sicuri"

Il consiglio di istituto si rivolge al presidente della provincia Ferrarese

Il Liceo sul sentiero di guerra: "Abbiamo diritto ad ambienti sicuri"

Il consiglio di istituto del liceo Bocchi-Galilei di Adria sul sentiero di guerra per chiedere interventi urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza nei tre edifici che ospitano le classi dei diversi indirizzi per oltre 900 studenti. Così è stata inviata una lettera con il sunto delle richieste emerse nella riunione del 3 novembre scorso al presidente della Provincia, ai sindaci di Adria e del Delta, oltre al dirigente dell’ambito scolastico Padova Rovigo. Questa la situazione segnalata dal consiglio di istituto, un vero e proprio cahiers de doléances.

Sede ex Badini con 17 classi Soffitti alti 5 metri e 20 centimetri, gli infissi obsoleti in alluminio e senza vetrocamera, le tubazioni dell’impianto termosanitario a vista e l’assenza di strati coibentanti verso terra e nel sottotetto determinano un’elevata dispersione di calore. I servizi igienici presentano tracce evidenti di insalubrità: la rimozione di vecchie parti di impianto, di tubi e di sanitari non è sempre stata eseguita a regola d’arte, tanto da lasciare evidenti tracce lungo le pareti, da comportare il continuo distacco di frammenti di intonaco e la formazione di muffe. Si ritiene necessaria una sostituzione dei lavabi e un intervento drastico sulle tubazioni, oggetto di diversi interventi di manutenzione che non si rivelano efficaci a lungo termine, proprio a causa dell’eccessiva usura dei materiali. Le porte restano chiuse a stento e i serramenti esterni, vetusti e poco sicuri, non garantiscono un adeguato ricambio d’aria, contribuendo a rendere malsano e maleodorante l’ambiente. Le tinteggiature in tutta la scuola non si effettuano da decenni e la risalita di umidità determina distacchi di intonaco nelle aule e lungo i corridoi. L’edificio non è conforme alle norme antisismiche, alla normativa antincendio ed è carente per quanto riguarda gli impianti elettrici.

Sede Bocchi con 9 classi, dirigenza e uffici amministrativi I soffitti sono alti 4 metri e 60 centimetri, gli infissi non sono a norma e alcuni risalgono addirittura all’epoca della costruzione dell’edificio, tra il 1916 e il 1933. La precarietà dei serramenti è tale da impedirne un’adeguata chiusura e impedisce di rimuovere le inferriate esterne, che si rivelerebbero estremamente pericolose in caso di impossibilità di un esodo verso i corridoi. I servizi igienici sono decisamente fuori norma sia relativamente ai sanitari che agli infissi, in alcuni bagni le finestre non si chiudono. L’impianto elettrico, soprattutto negli uffici, è inadeguato e costringe all’utilizzo massiccio di prese multiple. Il primo piano non è accessibile da parte di persone con disabilità motorie e il servoscala, ubicato al piano rialzato, è costantemente fuori uso a causa delle condizioni ambientali del cortile.

Sede Galilei con 22 classi tra villa e villetta La Villa, edificio risalente ai primi del ‘900, ospita 14 classi mentre la villetta, costruzione più recente, ne contiene 6. Nella cosiddetta villa sono stati effettuati interventi di sostituzione/manutenzione degli infissi che hanno consentito di ridurre la dispersione di calore. Rimangono però molte criticità e tra queste sottolineiamo l’inadeguatezza dei bagni degli studenti, sia maschili che femminili con servizi fuori uso e pressione dell’acqua insufficiente. Continuano a pervenire segnalazioni a causa delle infiltrazioni d’acqua dai lucernari della villetta.

Alla luce di tutto ciò, si richiede un incontro urgente con il presidente della Provincia Enrico Ferrarese e con il dirigente scolastico provinciale Roberto Natale “per illustrare – si legge - in modo più circostanziato le criticità evidenziate” invitando “il presidente della Provincia a visitare la scuola per verificare personalmente quanto sopra esposto con l’auspicio che si faccia promotore di iniziative mirate a risanare le strutture che ospitano più di 900 studenti per i quali è innegabile il diritto ad essere accolti in ambienti più confortevoli”.

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