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Porto Viro

A Roma per “spostare” il terminal

Ex Imu sul rigassificatore: Mantovan a tu per tu con La Russa. Dopo le festività il vertice tecnico per dirimere la questione.

A Roma per “spostare” il terminal

Il sindaco di Porto Viro Valeria Mantovan con il presidente del Senato Ignazio La Russa.

PORTO VIRO - Il rigassificatore è un po’ più vicino a Porto Viro. Trasferta romana, lunedì 5 dicembre, per il sindaco di Porto Viro Valeria Mantovan che ha incontrato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, a cui è legata da amicizia di vecchia data.

Sul tavolo, “molte cose”, dice lei stessa, ma in particolare la questione dell’Impi (la tassa ex Imu) dovuta dal rigassificatore di Adriatic Lng che sorge al largo delle coste di Porto Levante. Nel maggio scorso, infatti, un decreto ministeriale ha stabilito che il terminal sorgerebbe su uno specchio d’acqua all’interno dei confini comunali di Porto Tolle e non di Porto Viro. In ballo, le tasse pagate per anni a Porto Viro e che sarebbero, invece, dovute a Porto Tolle.

Un beò problema per le casse del comune di Porto Viro, che dovrebbe “risarcire” i vicini. E una questione su cui, fin dalla campagna elettorale della primavera scorsa, Valeria Mantovan aveva battuto, promettendo di impegnarsi per “riportare” il gassificatore in territorio di Porto Viro.

Con La Russa, l’altro giorno, la Mantovan ha parlato proprio di questo. “Stiamo cercando di capire se ci sono gli estremi per ritornare alla situazione precedente”, svela il sindaco. Dopo le festività natalizie ci sarà un incontro tecnico, che farà seguito a quello politico, per cercare di dirimere la questione.

“Soltanto una delle questioni trattate”, precisa però il primo cittadino al ritorno dalla trasferta romana.

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