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il caso

Rifiuti abbandonati in golena, a Villa d’Adige sale la rabbia

Quest’area non è nuova ad indesiderate attenzioni da parte di ignoti. Il malcostume indiscriminato non si placa.

Rifiuti abbandonati in golena, a Villa d’Adige sale la rabbia

I rifiuti abbandonati nelle foto di Raffaella Tramarin

La golena in questione è quella di Villa d’Adige, la più popolosa delle frazioni di Badia Polesine. L’area golenale è un’incantevole oasi naturale immersa nel verde sulle sponde del fiume Adige, un tempo luogo di festeggiamenti nel periodo pasquale. L’area di indubbio interesse naturalistico, tra l’altro, in un recente passato è stata oggetto di interventi ambientali come piantumazioni, liberazione di volatili, costituzione aree didattiche all’aperto e dell’installazione di una torretta per il birdwatching, già incendiata poi ripristinata.

Tale area non è certo nuova ad indesiderate quanto malevoli attenzioni da parte di ignoti ai quali la natura evidentemente non interessa proprio, con particolare rilievo l’abbandono di rifiuti di ogni genere. Per l’ultimo, in ordine di tempo, dei deprecabili episodi che hanno fatto infuriare ambientalisti locali e non. Un loro messaggio ironicamente amaro, infatti recita “Tanti saluti dalla golena di Villa d’Adige, con immondizie in libertà e pesci pescati abbandonati. Povero Adige, poveri pesci”.

Un altro aspetto da sottolineare è quello relativo all’installazione avvenuta anni fa, di sbarre per impedire l’accesso alle rampe arginali di chi poi abbandona inopinatamente a terra rifiuti e altro. Anche quest’ultima misura, però, non ha avuto grandi risultati, tanto che spesso gli sbarramenti apposti venivano divelti o nella migliore delle ipotesi seriamente danneggiati.

Nonostante i vari tentativi anche da parte dell’amministrazione comunale di indire manifestazioni pubbliche come “Puliamo Badia” e altre, per sensibilizzare l’opinione pubblica ed in particolare i più giovani nel rispetto dell’ambiente e della natura, oltre che attività atte a ripulire zone abbandonate con relativi rifiuti; il malcostume dell’abbandono indiscriminato di quantitativi ingenti di materiali di ogni tipo non accenna a diminuire. Ecco perché l’operazione di controllo- monitoraggio del territorio diventa sempre più improcrastinabile, e questo con il contributo di tutti, ambientalisti in testa, ricordando sempre che il territorio e l’ambiente naturale con tutti i suoi habitat, sono e restano, in ogni caso un bene di tutta la comunità.

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