Cerca

FRATTA

Cartelle esattoriali, nessuno sconto ai furbetti

Ammontano a circa 10mila euro i crediti vantati dall’amministrazione. La minoranza si astiene

Cartelle esattoriali, nessuno sconto ai furbetti

Nessuno sconto a chi non ha pagato le tasse: il Comune ha deciso di non aderire alla rottamazione totale delle cartelle sotto i mille euro, come previsto dalla legge di bilancio dello Stato. Una decisione votata nel corso della prima seduta consiliare del nuovo anno, andata in scena martedì scorso a villa Campanari alla presenza di 9 consiglieri su 11.

Unico argomento in discussione, proprio l’approvazione del diniego di stralcio parziale dei ruoli affidati all’Agenzia Entrate per il periodo compreso tra il 2000 e il 2015. La norma, inserita nella legge di bilancio 2023, dispone lo stralcio relativamente ai debiti di importo residuo , alla data del primo gennaio scorso, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione per l’arco di tempo citato.

Naturalmente il riferimento in questa sede è soltanto ai soli tributi comunali. Per “ragioni di equità fiscale” l’amministrazione comunale di Fratta ha deciso di non aderire all’annullamento automatico di questi carichi affidati all’Agenzia delle Entrate. E’ stato lo stesso sindaco Giuseppe Tasso a spiegare come il Comune intenda esercitare la propria autonomia impositiva. Successivamente la parola è passata al vicesindaco Alessandro Baldo, il quale ha illustrato la disciplina prevista dalla legge di bilancio e le ragioni di equità in base alle quali è stata presentata la proposta di non aderire allo stralcio dei crediti. Il Comune di Fratta vanta arretrati per circa 10mila euro.

Tiziana Virgili, capogruppo di minoranza, nel suo intervento ha quindi evidenziato che non si tratta di un grande importo, a dimostrazione di come, negli anni scorsi, il Comune abbia recuperato bene i propri crediti. Si è passati quindi alla votazione che ha visto il provvedimento passare con sette voti favorevoli e due astensioni. La minoranza ha motivato la propria astensione spiegando di non aver ravvisato una concreta utilità nella proposta di delibera.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400