VOCE
Occhiobello
17.02.2023 - 13:13
La strada arginale di Occhiobello.
Sembra proprio che nell’ultimo periodo l’amministrazione comunale di Occhiobello abbia preso a cuore, in generale, tutto quanto riguarda la sicurezza della circolazione in strada; dal traffico all’attenzione nei punti pericolosi, dalla positiva attenzione ai cantieri in qualche modo legati alla circolazione stradale fino alla regolamentazione del traffico stesso sulla sommità arginale, spesso utilizzata come valvola di sfogo, a volte percorsa troppo velocemente, per evitare la più congestionata via Eridania.
Una serie di ragionamenti, anche legati a situazioni di pericolo che già hanno colpito alcuni tratti stradali della circolazione interna, hanno portato il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, ad emanare un’ordinanza finalizzata a rendere più sicuro proprio uno di questi punti considerati, a ragione, piuttosto pericolosi. “Abbiamo deciso di imporre, fino al 31 dicembre, il limite di velocità dei trenta chilometri orari nel tratto di via Malcantone compreso tra il civico 242, ex cava di Piccoli, e via Marconi e da via Marconi fino all’intersezione con la via Cavallotti. L’amministrazione comunale – continua Coizzi – anche grazie a segnalazioni pervenute da molti cittadini, ha ritenuto necessario adottare provvedimenti di relativi alla viabilità per ragioni di sicurezza della circolazione. Inoltre le condizioni infrastrutturale della sommità arginale ci hanno imposto di modificare i limiti. L’argine non va considerato né utilizzato come fosse un’arteria principale, mi auguro che gli automobilisti rispettino questo provvedimento che vuole essere a salvaguardia della sicurezza stradale. Ringrazio l’ufficio tecnico e la Polizia locale per avere recepito l’atto di indirizzo della giunta e avere provveduto, con tempestività, a formalizzare l’abbassamento del limite di velocità apponendo la relativa segnaletica”.
Insieme al sindaco ha elaborato le linee d’indirizzo l’assessore alla Viabilità, Enrico Leccese: “Valutate le pessime condizioni in cui versa la pavimentazione della sommità arginale e l’impossibilità, nel breve periodo, di poter eseguire un profondo rifacimento del manto stradale, l’amministrazione ha ritenuto opportuno salvaguardare la sicurezza di chi percorre la strada arginale abbassando temporaneamente i limiti di velocità su tutto il tratto che collega Occhiobello a Santa Maria Maddalena”.
L’abbassamento del limite di velocità sull’argine del Po anche in considerazione del fatto che, come spiegato in diverse occasioni dal sindaco in diverse occasione, in questo momento è impossibile chiudere definitivamente il traffico. Sono troppi i frontisti che utilizzano la sommità arginale per raggiungere le proprie abitazioni, chiudere il traffico, per adesso, è improponibile. Nel merito della questione, in particolare per quanto riguarda lo stato del manto stradale presente sull’argine del Po, è intervenuta anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Monica Viaro: “Siamo consapevoli dell’importanza di questo tratto che permette non solo di alleggerire il traffico sulla via Eridania soprattutto nelle emergenze, ma anche alle famiglie, che vivono in corrispondenza, di poter accedere alle proprie abitazioni. L’usura del manto e l’aumento del traffico hanno reso necessario il provvedimento che evita, così, la scelta alternativa verso una chiusura totale della strada stessa. Come ha sottolineato l’assessore Leccese, per rendere sicura la viabilità è necessario il rifacimento della struttura portante il cui importo supera i 500mila euro, somma che attualmente non è nelle disponibilità del bilancio. Negli ultimi 20 anni i lavori hanno riguardato il ripristino di alcuni brevi tratti del manto d’asfalto, che alla prima pioggia evidenziano nuovamente tutte le criticità di questa strada proprio perché la struttura portante è deteriorata da decenni”.
In attesa delle risorse necessarie all’avvio dell’opera e con gli occhi bene aperti su eventuali possibilità alternative, l’amministrazione comunale di Occhiobello, sostanzialmente, pone condizioni un pochino più stringenti per quanto riguarda la circolazione sull’argine del Po e, contemporaneamente, si appella al buon senso degli automobilisti. Pensare all’argine del Po chiuso al traffico da Castelmassa a Santa Maria Maddalena è evidentemente ancora utopia ma il lavoro delle diverse amministrazioni nei comuni interessati, Castelmassa, Calto, Salara, Ficarolo, Gaiba Stienta e, in particolare Occhiobello, lascia presagire che la partita, per quanto riguarda la chiusura dell’argine del Po, sia ancora aperta.
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