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L’EVENTO

Il Giro del Veneto parte dal Delta

La competizione tenuta a battesimo dal campione olimpico Silvio Martinello con il collega Massimo Ghirotto.

Il Giro del Veneto parte dal Delta

La presentazione dell'evento

Un “esercito” di 180 ciclisti della categoria Elite Under 23 (i futuri professionisti) di 23 squadre provenienti da ogni parte d’Italia a cui si aggiungono tre squadre straniere, una sessantina i volontari impegnati nella gestione della gara per dare supporto alla polizia stradale e alla polizia locale dei territori interessati, gran parte degli alberghi del Basso Polesine esauriti, 10 Comuni interessati, oltre a Provincia ed ente Parco: questi i numeri della grande partenza della 31esima edizione del Giro del Veneto, che avverrà da Adria e nel Delta.

Due le tappe in programma: martedì il prologo con la cronosquadre con partenza da Adria via Mazzini per percorrere 13 chilometri nel territorio comunale e rientro in città; mercoledì poi la prima tappa in linea con partenza da Barricata (Porto Tolle) per poi passare per i territori di Taglio di Po, Ariano, Corbola, primo passaggio per Adria, quindi i territori di Gavello, Guarda Veneta, Crespino, Villanova Marchesana, Papozze e rientro ad Adria corso Garibaldi. Questa prima tappa mette il palio il primo memorial Cesare Franzoso.

La manifestazione sportiva è stata presentata l’altra sera all’ostello Amolara alla presenza dei vertici regionali del Csi con il presidente regionale Giovanni Cattozzi, i rappresentanti della Federazione ciclistica Mirvano Mazzetto e Vittorino Gasparetto, il patròn del Giro Adriano Zambon, con i campioni di ciclismo Silvio Martinello, oro olimpico ad Atlanta 1996, e Massimo Ghirotto, entrambi oggi commentatori per la Rai.

Quindi i sindaci Massimo Barbujani e Roberto Pizzoli, quest’ultimo in rappresentanza anche della Provincia e dell’ente Parco. La Regione era rappresentata dall’assessore Cristiano Corazzari. In sala altri esponenti delle istituzioni come il vicesindaco Federico Simoni, Marco Cinini della polizia stradale, i rappresentanti di associazioni sportive e del volontariato: da Luigi Giribuola della MtbTuttinbici a Roberto Frigatti della Liberi ciclisti, da Fausto Durante delle Vecchie glorie a Luigi Migliorini per l’Auser e altri volontari.

Presente anche Gianni Franzoso, figlio di Cesare, che ha calorosamente ringraziato gli organizzatori per il ricordo dedicato al padre, grande appassionato di ciclismo, in sella fino all’ultimo giorno di vita. “C’è un feeling particolare che lega il ciclismo al Veneto - ha esordito Corazzari - è uno sport alla portata di tutti, che richiede tanta passione, molto impegno e notevole fatica: tutto questo riflette alla perfezione lo spirito dei veneti che si dedicano in ogni impresa con passione, impegno e senza badare alle fatiche”. L’assessore ha fatto osservare che “il territorio polesano, in modo particolare il Delta con i suoi grandi spazi e i lunghi tratti arginali, è un ambiente privilegiato per il ciclismo, sport pulito e che mette gli atleti a contatto diretto con la natura circostante. Pertanto - ha concluso Corazzari - credo che si debba investire molto sul ciclismo, in particolare quello giovanile, che può diventare un importante volano per il turismo”.

Da parte sua Barbujani ha sottolineato che “Adria ha una particolare vocazione per il ciclismo: quest’anno non ho potuto fare granché perché sono stato eletto da pochi giorni, ma posso assicurare fin d’ora il massimo impegno per il prossimo anno al fine di potenziare ancor più questa bella manifestazione”.

Sulla stessa linea Pizzoli evidenziando che “le due ruote ben si integrano con il Delta, pertanto il ciclismo può diventare, a cominciare da questa manifestazione, un’importante opportunità di promozione turistica”. L’incontro si è concluso con la consegna di una targa a Silvio Martinello e Massimo Ghirotto per l’amicizia e la collaborazione.

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