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LAVORI PUBBLICI

Destra Adige, si entra nella fase 2

Il Comune scalda i motori nel proseguimento degli interventi sulla sommità arginale.

Destra Adige, si entra nella fase 2

I lavori sulla Destra Adige entrano nella seconda fase

Il progetto per la Destra Adige si avvia verso una seconda fase di interventi. Anche il Comune di Badia Polesine sta scaldando i motori in vista del proseguimento delle opere sulla sommità arginale, che avevano preso il via un paio di anni fa con la realizzazione di una pista ciclabile i cui lavori erano partiti proprio dal territorio badiese. Il progetto è mirato alla valorizzazione del sistema della Destra Adige e coinvolge diversi altri Comuni polesani, oltre a quello badiese, e nello specifico riguarda anche le amministrazioni di Lendinara, Lusia, San Martino di Venezze e Rovigo, che è pure capofila del progetto.

Completata la prima porzione delle opere, l’attenzione si sta ora rivolgendo sui lavori “complementari” che contribuiranno a rendere il caratteristico e suggestivo ambiente ancora più a misura di frequentatori e cicloturisti. “La prima parte delle opere è finita – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Cristian Brenzan - ora c’è una seconda fase che vedrà interventi sulle rampe e la creazione di piazzole di sosta. Sulla sommità arginale ci dovrebbero quindi essere duo o tre punti di sosta dove verranno installati tavoli e panchine di materiale resistente dove potersi fermare per un picnic”.

Gli interventi di sistemazione delle rampe dovrebbero interessare soprattutto la frazione di Villa D’Adige, anche se si sta cercando di coinvolgere pure il centro badiese. “Ci sono state proposte delle soluzioni per le piazzole attrezzate per procedere con la fase due del progetto – aggiunge l’esponente della giunta - ci sarà la sistemazione della rampa di accesso all’argine a Villa D’Adige, in via Felice Chieregato. Stiamo anche cercando di riuscire a sistemare pure la salita in prossimità dell’area camper a Badia, ma vedremo se sarà possibile”.

La lunghezza totale della pista ciclabile è di una cinquantina circa di chilometri. La realizzazione del nuovo percorso dedicato al turismo lento fa però parte di un progetto più ampio che vede la valorizzazione dell’area della Destra Adige. L’intento è quello di dare vita ad un cammino cicloturistico lungo 86 chilometri, arrivando infine al Mare Adriatico. Negli anni scorsi, l’amministrazione badiese ha contribuito all’opera anche con la creazione di un sottopasso all’altezza del ponte di collegamento tra Badia e il vicino Comune padovano di Masi.

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