Madre di due figli e stimata funzionaria delle Entrate muore a soli 51 anni

 Forte partecipazione e grande commozione ieri mattina, sabato 23, nella cattedrale di Adria, per l’ultimo saluto a Maria Chiara Stocco, spentasi a 51 anni mercoledì scorso all’ospedale di Adria per una malattia che l’ha strappata alla vita e dall’affetto del marito Nicola Cavaniglia, degli amati figli Pietro e Davide, del papà Elio, dei fratelli Cirillo, Renzo e Rosanna, dei tanti nipoti e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerne il carisma, come i colleghi di lavoro dell’Agenzia delle Entrate di Adria dove Chiara lavorava.

Alcune testimonianze hanno preceduto il rito funebre. Il marito Nicola ne ha ricordato il sorriso, la dolcezza e la consueta canzone suonata e cantata insieme; la cognata Diana Rozzarin ha descritto Chiara come un essere speciale, ma soprattutto una persona “naturalmente buona”, con l’abilità di rendere perfette le cose che realizzava. Dalle parole del figlio Pietro è emersa la complicità della giovane madre.

Chiara era una donna altruista che amava rendersi utile per far gioire gli altri, questa sua propensione è emersa sopra ogni cosa dalle parole di tutti quelli che la conoscevano. “Eri un angelo sulla terra, la luce nel buio e sei stata per me come un dono” ha detto, con voce tremante l’amica Rada Alhagiati. A rispolverare gli anni trascorsi sui libri, anche una compagna dell’Istituto tecnico di ragioneria di Adria e dell’ Università, che ha richiamato alla memoria i momenti gioiosi trascorsi insieme, rivelandone l’animo sensibile e le passioni per la pittura e la poesia. Ad accompagnare il rito funebre il violino e la chitarra suonati dalla nipote Maria Stocco e dal fratello Cirillo .