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L’INIZIATIVA

Una camminata a tinte gialle

Al termine dell’evento è stato messo a dimora un albero di mimosa davanti alla scuola.

Una camminata a tinte gialle

Una pianta di mimosa è stata piantumata nel parco di via King

La Commissione pari opportunità, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Occhiobello, ha camminato, insieme a tante cittadine e cittadini di Occhiobello, per celebrare la Giornata internazionale della donna. Una mattinata intensa per motivazioni e valori, con le gambe delle partecipanti e dei partecipanti che hanno camminato la conquista dei diritti, la parità tra i generi, ancora non raggiunta del tutto, la denuncia di stereotipi che ancora oggi non rendono giustizia ai ruoli e all'essere donna.

La camminata “gialla”, partita da piazza Maggiore e conclusa in via Martin Luther King, si è chiusa con la messa a dimora di un albero di mimosa, proprio nell'area verde del parchetto antistante l'edificio scolastico, donata da una famiglia il cui figlio, prematuramente scomparso, aveva la gentile abitudine di regalare una mimosa alle compagne di scuola.

“L'obiettivo della commissione pari opportunità - ha detto la presidente Monica Righini - è ispirare, educare e motivare a rimuovere stereotipi di genere che ancora oggi ostacolano e limitano la possibilità di molte donne. Vogliamo costruire con l'aiuto di tutti una comunità basata su una reale eguaglianza, su una relazione paritaria tra donna e uomo”.

Medesimi concetti e valori espressi dal sindaco di Occhiobello, Irene Bononi, e dall'assessore alle Pari opportunità, Marica Di Stasio, puntuali nel sottolineare il lungo e contrastato cammino delle donne per la propria affermazione e della forza della solidarietà all'interno della comunità a sostegno della parità di genere. A seguito della messa a dimora dell'albero di mimosa, alcune componenti della commissione Pari opportunità e Sofia Bianco, componente del consiglio comunale dei ragazzi, hanno letto le biografie di cinque donne occhiobellesi ricordate nella toponomastica del paese: le maestre Amelia e Luigia Boccafoglia, Parisina Munerati, Santa Maria Chiara Nanetti e Chiara Natalini.

Certo, tanta strada è stata fatta, ma tanta è ancora da percorrere. Sulle gambe delle donne camminano ancora obiettivi da perseguire e, possibilmente, raggiungere in fretta; dal precariato sul mondo del lavoro a tanta occupazione ‘in nero’, sottopagata e sfruttata, la necessaria implementazione dei servizi sociali, il diritto all'accesso alla salute, così come il sostegno di percorsi di autonomia e fuoriuscita da relazioni violente attraverso piani casa e lavoro sicuro e retribuito. Hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione di Occhiobello Barbara Soccorso e Associazione Nazionale Carabinieri, insieme alle volontarie del progetto Endometriosi.

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