VOCE
BOTTRIGHE
04.05.2025 - 13:00
Monito di don Massimo: “Troppe famiglie in povertà nonostante il lavoro: così è sfruttamento”
Oltre 600 persone di tutte le età dai piccoli ai più avanti negli anni, ma soprattutto tante famiglie alla “Festa del Primo maggio” organizzata dal Gruppo sportivo di Bottrighe nella meravigliosa area verde adagiata sotto l’argine sinistro del Po, location ideale per una splendida giornata di festa, incorniciata da un sole finalmente primaverile.
E’ stata una festa particolare perché la prima senza Antonio Boni, lo storico leader dell’associazione, scomparso due mesi fa. Così un commosso ricordo è stato affidato a un’altra figura storica del gruppo: Giuliano Saglia, già presidente del consiglio comunale di Adria. Il quale ha avuto parole toccanti di apprezzamento e riconoscenza per una persona, originaria di Padova, arrivata a Bottrighe per motivi di lavoro ma da subito non solo si è pienamente integrato nella comunità, ma questo paese è diventata la sua casa.
Adesso il timone è passato nelle mani del nuovo presidente Giuliano Romanin. Il quale, nei giorni scorsi, ha portato una generosa offerta alla scuola dell’infanzia Umberto Maddalena proprio in memoria di Boni. “Esprimiamo sincera gratitudine al Gruppo sportivo - si legge in una nota della scuola - per la generosa offerta in memoria di Boni, destinata alla nostra scuola. Lo ricordiamo con affetto e riconoscenza, fu tra i soci fondatori della nostra scuola e rappresentante della Fism provinciale di Rovigo: la sua costante attenzione alle esigenze della scuola, il suo interesse autentico e la sua sensibilità ai problemi educativi sono sempre stati per noi un punto di riferimento”.
Così il grande successo della festa di giovedì conferma ancor di più quanto di buono Boni ha saputo seminare.
La manifestazione è iniziata con la messa al campo celebrata dal parroco don Massimo Barison. Nell’omelia il sacerdote ha ricordato Papa Francesco e il dottor Boni, soffermandosi poi sulla figura di san Giuseppe per lanciare un forte ammonimento. “Oggi è la festa del lavoro e dei lavoratori - ha affermato don Massimo - Ma quando il lavoro non è sufficiente a garantire le minime condizioni di vita del lavoratore e della sua famiglia allora diventa sfruttamento: purtroppo abbiamo troppe situazioni di sfruttamento, troppe persone e famiglie in povertà”.
Al termine del rito religioso, il parco era popolato di tantissime famiglie che, in ordine sempre crescente, ogni anno partecipano a questa bella festa, in tanti sono arrivati anche in bicicletta da Adria e dai paesi limitrofi. Tutti occupati i tavoli e le sedie messi a disposizione, molti sono arrivati con propri teli e tavoli pieghevoli per godersi giornata e pic-nic seduti sul prato.
Tra le autorità presenti il sindaco Massimo Barbujani con il vice Federico Simoni, il presidente del consiglio comunale Fortunato Sandri con i consiglieri Emanuela Beltrame, Gino Donà, ovviamente Fabrizio Romani delegato del sindaco per la frazione. Presente anche il volontariato: dalle rappresentanze dei donatori di sangue Fidas e Avis, alla Croce Verde e gran parte del coro femminile Plinius. Per tutta la giornata ci sono stati giochi e animazioni per grandi e piccoli, luna park con pista mini go-kart e l’area gonfiabili sempre piena di bambini. Coinvolgente l’esibizione musicale del trio musicale Elvis e le Chiare con Chiara Cazzadore, Chiara Domenicale ed Elvis Tessarin. Sempre al completo il trenino Dotto guidato da Diego Levada che ha scorazzato avanti e indietro per il centro del paese e zone adiacenti.
Tanta curiosità nel vedere i bolidi a 2 ruote dei centauri Born to be wild mc Rovigo – Wild Power che hanno fatto tappa a Bottrighe per il loro raduno domenicale, ricevendo anche la benedizione di don Massimo.
Quanto mai giustificata la soddisfazione finale di Romanin. “Tutto è filato nel migliore dei modi: questa è ormai una tradizione entrata a pieno titolo tra le tante che si svolgono durante l’anno in paese. Un grazie sincero – ha sottolineato il presidente - a tutti i volontari e collaboratori, e un caloroso abbraccio a tutti coloro che partecipato perché sono stati i veri protagonisti della festa”.
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