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Granchio blu, arrivano i dissuasori (e ne eliminano il 90%!)

Sperimentazione in corso con Ispra e università di Padova: il via libera alla distribuzione dopo i test.

Granchio blu, arrivano i dissuasori (e ne eliminano il 90%!)

Un dissuasore per granchi blu, in fase di sperimentazione

È stata presentata nei giorni scorsi anche nel capoluogo emiliano, la sperimentazione dei dissuasori sonori contro il granchio blu, un progetto incluso nel piano del commissario straordinario Enrico Caterino. Il progetto è stato presentato durante una conferenza nella prefettura di Ferrara, alla quale hanno partecipato il commissario, il prefetto Massimo Marchesiello e il sindaco di Goro Marika Bugnoli.

La task force impegnata nella sperimentazione include Ispra, l'università di Padova e Virginio Mantovan, un allevatore di vongole che ha messo a disposizione l'area per i test. Il sistema utilizza tre diverse frequenze di onde sonore per allontanare i granchi, prevenendo che si abituino al rumore. È autonomo e alimentato da pannelli solari posizionati sulla superficie dell'acqua, funzionando a ciclo continuo.

L'innovativo dissuasore sonoro, che potrebbe essere di valido aiuto per combattere il famigerato granchio blu, è stato brevettato da due ingegnosi polesani, Roberto Passarella e Giacomo Perazzolo. “L'idea è nata un po' di tempo fa quando, battendo su di un tubo, mi sono accorto della reazione del granchio", spiega Passarella che da quell'intuizione, affiancato dall'amico Giacomo Perazzolo, tecnico elettronico, ha sviluppato uno strumento in acciaio capace di emettere frequenze sonore specifiche. "Si tratta di un dissuasore elettronico completamente autonomo e alimentato da pannelli fotovoltaici" racconta Perazzolo, sottolineando l'innovazione del dispositivo. Il prototipo è stato testato per oltre sei mesi in un vivaio a Porto Levante, di proprietà di Virginio Mantovan, ottenendo risultati sorprendenti.

"Lo abbiamo testato per più di sei mesi e ci siamo subito resi conto che i risultati erano molto buoni – spiega Roberto – A quel punto abbiamo deciso di brevettarlo". Le prove sul campo hanno rivelato che le frequenze sonore emesse dal dissuasore disturbano il granchio blu, impedendogli di entrare nelle aree di allevamento delle vongole e riducendo la sua presenza fino al 90%. Al termine della presentazione e delle verifiche, l'impressione generale è stata molto positiva. Lo strumento, brevettato dai tre amici, potrebbe davvero rappresentare il "vero nemico" del granchio blu, il predatore che sta mettendo in ginocchio gli allevamenti di vongole.

Le autorità stanno ora valutando l'eventuale finanziamento di questo progetto, che potrebbe rivelarsi cruciale per il contenimento di questa specie invasiva e per la salvaguardia di un settore economico vitale per la regione. Il sistema è un brevetto, ma dato che la sperimentazione è ancora in corso, nessuno dei dispositivi è stato ancora distribuito ai pescatori. I risultati dei test non sono ancora disponibili. Il via libera definitivo alla distribuzione dei dispositivi ai pescatori sarà dato solo dopo il disco verde degli enti di ricerca che lavorano al progetto, ovvero Ispra e l'ateneo di Padova.

Il vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, Vadis Paesanti, ha fatto sapere ai pescatori di attendere gli esiti della sperimentazione ufficiale. Solo dopo un esito positivo si potrà procedere con questo strumento, che deve avere le stesse caratteristiche delle reti e dei recinti. L'investimento per tali dissuasori, che sul mercato si trovano a prezzi che variano dai 2mila ai 7mila euro, non è da poco.

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