VOCE
Porto Viro
04.10.2025 - 13:14
Dopo undici anni le luci del Party Club di Porto Viro sono tornate ad accendersi. L’inaugurazione ufficiale si è svolta venerdì sera, 3 ottobre, attorno alle 21, alla presenza di amici, familiari, rappresentanti istituzionali e di un pubblico visibilmente emozionato. Un evento che ha segnato non solo la rinascita di un locale storico, ma anche il riscatto di un’intera comunità.
Sulla pista da ballo Luca Guolo, patron del nuovo Party Club, ha accolto gli ospiti con voce commossa. Con lui anche i figli Elia, che si è esibito con la sua band Le Erbe Gramigne, e Mattia, entrambi coinvolti nella cerimonia inaugurale. Tra gli invitati speciali anche Andrea Antonello, del celebre duo padre e figlio Franco e Andrea, simbolo di inclusione attraverso l’associazione I Bambini delle Fate.
Il legame tra il nuovo Party Club e il mondo dell’inclusione non è casuale. Da anni, infatti, la società di Luca Guolo sostiene I Bambini delle Fate, l’impresa sociale fondata da Franco Antonello per finanziare progetti dedicati a bambini e ragazzi con disabilità in tutta Italia. La presenza di Andrea Antonello alla serata inaugurale ha dato un valore ancora più profondo all’evento, trasformandolo in un simbolo di solidarietà concreta. “Papà Franco ci ha mandato i suoi saluti e ci sprona sempre a fare di più per aiutare l’associazione” ha ricordato Guolo, sottolineando come il Party Club voglia essere non solo un luogo di svago, ma anche di incontro e consapevolezza sociale.
“Sono molto emozionato per un risultato tanto atteso” ha detto Guolo, ringraziando i tanti che hanno reso possibile la rinascita del locale. “Devo molto ai miei collaboratori e ai datori di lavoro che mi hanno permesso di intraprendere un percorso che sta dando molti frutti. Questa sarà la prima discoteca inclusiva in Italia, aperta davvero a tutti. Grazie a questa amministrazione che ha spinto tanto per superare i cavilli burocratici. Gli imprenditori di buona volontà devono essere aiutati. Investire nel Polesine significa investire in un territorio dove c’è ancora tanto da fare, ma anche tanto da dimostrare. Porto Viro ha una marcia in più”. Non sono mancati momenti di forte commozione quando Guolo ha ringraziato la famiglia: “Le nuove generazioni devono sapere che quello che oggi vedono è il frutto di tantissimi sacrifici. Ringrazio mia moglie, i miei figli, e tutto lo staff”.
La serata ha visto la partecipazione di numerose autorità. Il sindaco di Porto Viro, Mario Mantovan, ha espresso grande emozione: “È un momento particolare, emozionante anche per me. Non avrei pensato di poter essere qui, in una giornata così bella che si conclude in modo meraviglioso. Oggi inauguriamo un pezzo di storia di Porto Viro: dagli anni ’60 in poi, il Party è stato un punto di riferimento per la vita sociale e culturale della nostra comunità. Qui sono passate generazioni intere di ragazzi, e in ognuno di noi questo luogo ha lasciato un ricordo”. Il sindaco ha poi aggiunto: “Per undici anni questa chiusura è stata come una ferita aperta per tutta la città. Luca, con il suo coraggio e la sua determinazione, ha saputo ridarle vita. A nome dell’amministrazione, presente al completo, voglio ringraziarlo per aver creduto in Porto Viro. Ti auguriamo che il tuo impegno venga ripagato e che il Party torni a essere un centro pulsante di vita, proprio come un tempo. Questa non è solo un’inaugurazione, è segno di rinascita anche per la nostra città”.
Tra gli interventi anche quello di Maria Bagnoli, sindaco di Goro, conosciuta come Marika: “Il Party Club non è importante solo per Porto Viro, ma per tutti i comuni del Delta. Le discoteche oggi mancano, ma la comunità ha bisogno di ritrovarsi, di condividere momenti di festa, che sono la linfa che aiuta a ripartire, a stare insieme, a sentirsi vivi”. Parole di incoraggiamento anche dal sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, che ha sottolineato “il grande spirito imprenditoriale e il coraggio che servono per portare avanti scelte come questa, fondamentali per il territorio del Delta”.
A rendere ancora più simbolico il momento è stato don Stefano, che ha benedetto la struttura consegnando un crocifisso come segno di protezione: “Questa sarà una casa di gioia e di incontro per tutti, grandi e giovani”. Dopo il taglio del nastro, verso le 23, il Party Club ha ufficialmente riaperto le sue porte con l’esibizione della band Le Erbe Gramigne e il dj set di Simone Alunni. La prima serata è stata un successo: luci, musica e tanta emozione. L’indomani, Luca Guolo ha commentato con soddisfazione: “Un inizio molto positivo. Abbiamo avuto circa 450 persone, una serata bella, partecipata e piena di curiosità. Tanti complimenti, tanta energia, nessuno si aspettava un locale così bello”.
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