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polesella
11.12.2025 - 18:24
La maestosa villa Morosini ha ospitato il quarto appuntamento delle serate dedicate alla storia, all’arte e alla cultura organizzate dall’associazione “Polesella Cultura e Territorio”
La maestosa villa Morosini ha ospitato il quarto appuntamento delle serate dedicate alla storia, all’arte e alla cultura organizzate dall’associazione “Polesella Cultura e Territorio” e supportate dall’amministrazione comunale. Un incontro che, fin dalle prime battute, si è trasformato in un viaggio emozionante nel patrimonio artistico polesellano tra Ottocento e Novecento, guidato dai curatori del prestigioso “Dizionario degli artisti nati o attivi in Polesine nel XIX e XX secolo”: Paola Pizzamano, Alfredo Sigolo e Mihran Tchaprassian.
A dare il via alla serata è stato Daniele Milan, presidente dell’associazione, che ha ripercorso la storia delle scuole artistiche locali, ricordando l’attività del pittore Riccardo Cessi con la scuola di disegno industriale, seguita negli anni successivi dalla scuola arti e mestieri e, dagli anni ’50, dalla scuola di avviamento professionale. Un richiamo necessario per comprendere il ruolo formativo e culturale che Polesella ha ricoperto nel corso dei decenni. Sono state poi ricordate anche le figure di Carlo Soliani e Ido Merlante, pilastri della tradizione artistica locale.
Il sindaco Emanuele Ferrarese ha portato i saluti istituzionali, ringraziando il presidente Daniele Milan per il costante impegno sul piano culturale e il padrone di casa, l’ingegner Luciano Zerbinati, sottolineando come l’evento abbia rappresentato l’occasione ideale per allestire una piccola ma significativa esposizione temporanea degli artisti più illustri di Polesella. Un momento carico di significato, impreziosito dal riferimento a un “primo passo verso la realizzazione della promessa di una pinacoteca degli artisti di Polesella”, prospettiva che ha suscitato entusiasmo tra i presenti.
A rafforzare questo impegno simbolico, due doni di grande valore: le opere di Giuseppe Campanati, offerte direttamente dall’artista, e un’opera di Romolina Trentin, donata dall’ingegner Zerbinati. Un gesto per il quale l’amministrazione comunale, a nome dell’intera comunità, ha voluto pubblicamente ringraziare. La serata si è sviluppata attraverso un racconto a più voci. Paola Pizzamano ha offerto una lettura artistica del dizionario, svelando i criteri e le scelte stilistiche che hanno guidato la selezione delle opere e degli autori. Mihran Tchaprassian ha illustrato l’intenso lavoro di ricerca alla base dell’opera, condotto tra fonti d’archivio, testimonianze, cataloghi e materiali storici, restituendo al pubblico una mappa articolata delle vicende culturali polesane.
Il dottor Alfredo Sigolo, infine, ha affascinato i presenti con un’approfondita analisi delle correnti astratte e figurative che hanno attraversato la produzione artistica locale, mostrando opere di grande qualità e mettendo in luce i percorsi personali degli artisti polesellani più inclini all’astrattismo o alla figurazione. Per l’occasione, villa Morosini si è trasformata in un vero scrigno d’arte: grazie ai lasciti al comune e ai prestiti di collezioni private, il pubblico ha potuto ammirare opere originali di Giuseppe Campanati, Mario Chiarion, Osvaldo Forno, Ruggero Gamberini, Nino Mantovani, Ido Merlante, Giancarlo Michelini, Carlo Soliani, Sergio Scaranello e Romolina Trentin. Una selezione di grande suggestione, capace di raccontare al contempo il talento individuale e il tessuto culturale che indubbiamente collega Polesella al più ampio panorama artistico del Polesine.
L’ingegner Luciano Zerbinati, nei saluti finali ha tracciato un percorso storico e territoriale di villa Morosini, ricordando la posizione strategica di Polesella come nodo culturale tra le province limitrofe, a cui si è collegato il sindaco che ha auspicato che la villa possa diventare, in un futuro non lontano, una galleria di arte moderna e contemporanea stabile. La serata si è conclusa con un lungo applauso, segno tangibile dell’interesse e della partecipazione della comunità. Un evento che ha saputo coniugare rigore storico, passione artistica e visione del futuro, confermando ancora una volta la missione dell’associazione “Polesella Cultura e Territorio”: custodire, valorizzare e celebrare il patrimonio culturale.
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