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Arrivati altri sei immigrati in Polesine <br/> la disponibilità salirà a 220

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Ieri sono arrivati altri sei immigrati in Polesine, ma ben presto la disponibilità nella Provincia di Rovigo potrebbe passare dagli attuali 165-170 posti ai 220.
ROVIGO - Sei nuovi profughi sono già arrivati in Polesine. Ma nel giro di poche settimane ne potrebbero arrivare addirittura una sessantina. Le continue ondate di sbarchi in Italia fanno schizzare in alto i numeri dell’emergenza, migliaia di richiedenti asilo politico che bussano alle porte della penisola e ci entrano in massa. Per questo l’Italia, nel quadro dell’operazione Triton, ha continua richiesta di spazi per alloggiarli.

In Veneto negli ultimi giorni ne sono arrivati alcune centinaia, ma ne sono attesi circa 7mila. Cifre da esodo che fanno saltare qualsiasi disciplina dei flussi migratori. Per questo il Polesine ha già iniziato le procedure per ampliare la propria capacità di accoglienza. Fino ad ora è stata di 165-170 profughi. Entro breve si passerà a 220 posti disponibili, il tutto ovviamente sotto il coordinamento della prefettura di Rovigo che da oltre un anno supervisiona e regola le attività di Mare Nostrum prima e Triton poi.

I 220 posti per l’accoglienza è il numero massimo che il Polesine, almeno per ora, potrà sostenere, a patto, ovviamente che ci siano le strutture disposte ad alloggiare gli immigrati. Cosa che fino a pochi giorni fa è avvenuta col contagocce, ma che ora si sta ampliando, tanto che la prefettura a breve potrebbe pubblicare un nuovo bando finalizzato a questo tipo di ricettività. L’aumento da 170 a 220 significa un incremento di 50 unità, più del 30%.

Intanto ieri sono giunti in Polesine altri sei nuovi richiedenti asilo, avvisaglie della prossima ondata di arrivi che interesserà tutto il Veneto. Si tratta di sei nordafricani che devono però essere ancora identificati, solo successivamente, espletate tutte le procedure, comprese le visite mediche, si passerà alla loro destinazione nelle strutture operanti in Polesine. E’ probabile però che siano assegnati all’ostello Canalbianco di Arquà Polesine. In quella struttura infatti si erano liberati dei posti a seguito della partenza di alcuni immigrati, ultimo caso quello delle tre donne eritree. Posti vacanti che ora saranno occupati dagli ultimi migranti destinati al Polesine.
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