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Ingiurie sui manifesti della Coppola <br/> il caso finisce direttamente in Procura

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Le ingiurie sui manifesti di Isi Coppola sono finite in Procura. La candidata alle regionali si è mossa per vie legali dopo le offese sui suoi manifesti elettorali.
ROVIGO - Un volantino con il logo del Pd distribuito a Villadose alcuni giorni fa è finito dritto in procura della Repubblica con un esposto ed è al vaglio degli inquirenti. Mentre i manifesti manipolati con le pesanti accuse sessiste sono oggetto di denuncia.

Isi Coppola difende a spada tratta la sua onorabilità e ha dato mandato al suo legale Paola Malasoma di agire per mettere con le spalle al muro chi imbratta i manifesti. Episodi che si ripetono puntuali oramai da alcuni giorni. L’ultimo episodio nella notte fra mercoledì e giovedì sia a Rovigo che in alcuni comuni del Medio Polesine.

Per le ingiurie sui manifesti, qualcuno ha lavorato di cesello, coprendo il messaggio originale del manifesto con una pennetta bianca e scrivendoci sopra. Il risultato sarebbe che l’assessore Isi Coppola dice di sé “Io sono una ....”.

Sarà la Procura, dunque, a valutare se e come individuare e punire gli autori del volantino e dei manifesti infamanti.
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