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Giro di droga al locale Tiratardi <br/> assolto dall'accusa di calunnia

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Un rodigino è stato assolto dall'accusa di calunnia a un poliziotto, relativa alla vicenda dello spaccio di cocaina al locale Tiratardi di Rovigo.
ROVIGO - E’ finito un incubo per L. S. rodigino accusato di calunnia. Era finito a processo per aver accusato un poliziotto di corruzione, secondo le sue dichiarazioni, fatte all’epoca dell’inchiesta per droga al locale Tiratardi, quell’agente della questura sarebbe stato al corrente del giro di cocaina nel locale rodigino e di essere, in pratica, al libro paga di chi gestiva lo spaccio. Il poliziotto poi uscì pulito da quelle accuse, facendo così scattare la denuncia per calunnia.

L’avvocato difensore Laura Giolo, ha sostenuto che mancava l’elemento soggettivo perché potesse configurarsi il reato di calunnia. Il suo assistito, infatti, secondo la sua ricostruzione aveva riferito soltanto cose che aveva sentito dire, non informazioni verificate personalmente, non sapeva quindi di dare informazioni poi rivelatesi infondate, non c’era quindi l’elemento soggettivo di accusare ingiustamente una persona innocente. Il giudice del tribunale di Rovigo Alessandra Martinelli ha evidentemente accolto questa tesi e ieri pomeriggio ha assolto il rodigino.

I fatti quindi risalgono a parecchi anni fa, a quando il locale rodigino Tiratardi finì al centro di un colossale spaccio di cocaina, avvenuto proprio nei bagni del locale, come dimostrato dall’inchiesta della polizia, e poi dalle sentenze di condanna che hanno colpito i responsabili di quel reato.
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