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Processo per la truffa di via Buffetti <br/> i testi contraddicono Mancin

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Ieri è stato spiegato che anche Flavio Mancin aveva partecipato alle trattative.
Era attesa per ieri mattina. Invece il giorno della sentenza per l’accusa di truffa commessa dai vertici della 6M (Sandro Mancin ed i figli Rino e Flavio, quest’ultimo attuale presidente di Ecoambiente), è stata spostata al 30 settembre. L’udienza di ieri infatti è stata occupata dall’audizione in aula degli ultimi due testi, la madre e la moglie del proprietario di uno degli appartamenti di via Buffetti, dove sorge il condominio finito da tempo nell’occhio del ciclone a causa dell’accusa di abuso edilizio per la realizzazione di garage e sottotetti non a norma e venduti agli acquirenti come tali.
Ieri prima ha deposto la madre del querelante, e poi la moglie. La madre, rispondendo alle domande del pm e dell’avvocato di parte civile ha di fatto contraddetto quello che all’’udienza precedente aveva dichiarato Flavio Mancin, uno dei tre imputati. Per la testimone, infatti, anche il presidente di Ecoambiente avrebbe partecipato alle trattative.
Secondo la tesi accusatoria i soffitti dei garage e delle cantine sono più bassi di quanto previsto dalla normativa e dai regolamenti comunali, che fissano l’altezza in due metri e 40 centimetri.
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