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Dottoressa sospesa dal lavoro <br/> il giudice condanna l'azienda sanitaria

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L'ospedale di Rovigo

La dottoressa Vincenza Truppa aveva ricevuto una sanzione disciplinare per le sue dichiarazioni al quotidiano "l'Avvenire" in merito a due colleghe obiettrici di coscienza sulla la procreazione assistita.
Era stata sanzionata per le sue dichiarazioni "non autorizzate e non veritiere" al quotidiano l'Avvenire, ma il giudice ha annullato il provvedimento. Il caso era scoppiato nel maggio del 2014, quando la dottoressa Vincenza Truppo era stata intervistata dal noto giornale per via di una lettera inviata dal direttore generale dell'Ulss 18 Arturo Orsini a due biologhe che avevano avanzato obiezione di coscienza per la procreazione medicalmente assistita. L'azienda di conseguenza l'aveva sospesa per 11 giorni da lavoro. Ma ora il tribunale ha stabilito che l'azienda sanitaria non è riuscita a provare quali delle affermazioni rilasciate non fossero veritiere. Così il provvedimento disciplinare è stato annullato e condannato l'azienda a risarcirla.
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