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Carpfishing contro i professionisti <br/> "Hanno svuotato i fiumi"

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Il presidente nazionale di Carpfishing punta il dito contro i pescatori professionisti, che si erano lamentati con il presidente Trombini in merito alla regolamentazione del comparto ittico.
ROVIGO - Pescasportivi contro pescatori professionisti. Che a loro volta erano scesi in campo contro la provincia. Nel mondo della pesca di casa nostra è in atto un vero e proprio braccio di ferro. Motivo del contendere, il regolamento provinciale di settore, ritenuto troppo restrittivo da chi con il pesce ci vive.

L’allarme sullo stato di salute dei nostri fiumi (misurato in base alla presenza del pesce stesso) arriva da Agostino Zurma, presidente nazionale di Carpfishing Italia, un’associazione che raduna gli appassionati della pesca alla carpa.
Una specie molto diffusa fino a poco tempo fa, soprattutto nei nostri fiumi, principali e secondari. E che ora, dicono dall’associazione, sarebbe praticamente sparita. Il dito puntato è contro i pescatori professionisti, che hanno portato avanti una lotta giudiziaria per abolire il limite di taglia massima.

Chiara l’accusa: pur di vendere gli esemplari ai laghetti privati, sempre più punto di ritrovo per gli appassionati, i pescatori professionisti hanno svuotato i fiumi.

Agostino Zurma si schiera a difesa del presidente della provincia Marco Trombini, sottolineando che il regolamento sulla pesca è targato Tiziana Virgili. E’ stato durante la sua gestione - sottolinea - che è stato varato “il divieto della pesca notturna per i mestieranti e la norma sull’uso dei 50 metri di rete”.
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