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Profugo nigeriano arrivato in Polesine <br/>riconosciuto, era un pluripregiudicato

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Un nigeriano 42enne giunto per la seconda volta in Italia, è stato scoperto essere un pluripregiudicato, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e spaccio di sostanze stupefacenti.
ROVIGO - Nel barcone dell’emergenza umanitaria, un nigeriano è sbarcato con l’intenzione di rifarsi una vita e anche una onorabilità, ma è risultato un pregiudicato e ora si ritrova agli arresti nella casa circondariale di Rovigo.
La storia di P. A., 42 anni, originario della Nigeria, comincia, o meglio ricomincia nel giugno scorso.

Giunto in Sicilia con uno dei barconi della speranza, è cominciata per lui la trafila della richiesta di asilo politico.

Ma giunto all’ufficio immigrazione della Questura di Rovigo, che si occupa di valutare anche sotto il profilo penale e della sicurezza l’identità e il curriculum dei richiedenti asilo, il documento d’identità e la storia di P. A. hanno cominciato a fare acqua.
Infatti tramite il riscontro delle impronte digitali, il 42enne aveva almeno una decina di alias. Sempre con la stessa modalità del viaggio della speranza, era entrato in Italia e nel 2006 era stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a Torino.

Sempre a Torino, nel 2008, era stato poi indagato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Per questi fatti era stato condannato a sei mesi e 26 giorni. Pena mai scontata, perché era nel frattempo scomparso.

E’ ricomparso nel bel mezzo del ciclone Triton. E grazie al lavoro d’indagine della questura di Rovigo è stato assicurato alla giustizia e tradotto nella casa circondariale di Rovigo.
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