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Il Pd fa la guerra al prete anti-gay <br/>Osti se la prende con don Baccaro

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Fabio Osti, vicesegretario del Pd rodigino, contro le dichiarazioni di don Silvio Baccaro sulle unioni civili: "E' un passo indietro nella storia".
ROVIGO - Come aprire gli occhi e ritrovarsi nel passato. E’ questa la sensazione che dice di provare Fabio Osti, da pochi giorni vicesegretario aggiunto del Pd rodigino, di fronte all’iniziativa di don Silvio Baccaro, parroco di Borsea, che ha avviato una raccolta firme contro le unioni civili e la diffusione della cosiddetta “ideologia gender”.

Un’iniziativa “che va assolutamente contrastata”, spiega Osti, “perché porta le lancette della storia all’indietro”. Ci va giù duro il numero due del Pd cittadino: “I muri sono caduti alla fine del secolo scorso, queste cose non dovrebbero più esistere. E’ una pagina nera, come quando la Chiesa aiutò i gerarchi nazisti a scappare in Sud America”.
La contestazione al parroco di Borsea, da parte dell’esponente democratico è totale. “Sono rimasto basito nel venire a sapere di questa vicenda. Papa Francesco non fa che parlare di pace, tolleranza e rispetto - bacchetta Fabio Osti - invece qui c’è ancora chi batte sui tasti della paura e della ghettizzazione di chi è diverso. E’ un esempio di cattivo vangelo, e sa di vecchio. Si tratta di una forma di integralismo, tra i peggiori. E noi come Partito democratico non ci stiamo”.
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