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Unioni civili e ideologia gender <br/> Avezzù e Furini con don Baccaro

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Botta e risposta tra Fabio Osti (Pd) e Avezzù (Ncd) sulla questione delle unioni civili e dell'ideologia gender contro cui si è schierato don Silvio Baccaro.
ROVIGO - Punto sul vivo, il mondo cattolico di Rovigo ha risposto stringendo i ranghi attorno a don Silvio Baccaro, che nei giorni scorsi è stato criticato dal vicesegretario del Pd comunale Fabio Osti per aver sostenuto una raccolta firme contro la legge sulle unioni civili e contro l’ideologia gender.

A partire da Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale, che attorno a sé raccoglie molto dell’elettorato moderato cattolico rodigino. “In Italia c’è la libertà di pensiero, Osti dovrebbe saperlo - dichiara - io la penso come don Silvio e non vedo alcun problema in una raccolta firme di quel tipo. Anche perché nel decreto sulla buona scuola vorrebbero far passere l’introduzione dell’ideologia gender e non sono assolutamente d’accordo. Ho le mie idee rispetto quelle degli altri, ma tirare in ballo emerite fregnacce sui nazisti mi pare troppo. Osti si informi, perché durante la seconda guerra mondiale gli ebrei furono molto aiutati dalla chiesa cattolica che rischiò in prima persona”.

Infine mette in dubbio l’autorevolezza del pensiero di Osti rispetto al suo stesso partito: “Non mi pare che all’interno del Pd la pensino tutti esattamente come lui”.
Sul tema interviene anche Gino Furini, presidente dell’Associazione genitori (A.ge) di Rovigo: “Ci sono tante situazioni diverse nella società civile - premette - e si può parlare di tutto nel rispetto di tutti, ma sempre senza intaccare il senso della famiglia corretta, che è quella formata dall’uomo donna e figli”.
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