Cuccioli dall'est, scatta l'allarme <br/> rischio di multe salate per i proprietari

ROVIGO - Attenzione ai cuccioli di cane provenienti dall’Est. Il rischio è quello di animali senza le necessarie certificazioni. E per chi sgarra, acquistando cuccioli senza microchip, magari dopo aver contattato il venditore sul web, ci sono multe di oltre 300 euro.

L’allarme è lanciato direttamente dal servizio veterinario dell’UIss 18 di Rovigo. Il commercio di cuccioli dai paesi dell’Est europeo continua incessante e anche il Polesine non è estraneo a questo fenomeno. Il servizio veterinario ha infatti constatato negli ultimi mesi l’ingresso di cani che non rispettano le basilari condizioni imposte dalla legge italiana e i metodi per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine e degli organi sanitari sembrano funzionare perfettamente.

I paesi di origine solitamente sono la Romania, la Bulgaria e l’Ungheria e il reato viene smascherato solamente quando il proprietario italiano del cucciolo si reca all’anagrafe canina per registrare il nuovo arrivato in famiglia.
Molte volte le condizioni basilari per l’introduzione dell’animale non rispettate sono facilmente riscontrabili da parte del servizio veterinario che è costretto a sanzionare il cittadino con una multa di 333 euro e a provvedere al sequestro del cane.
L’Ulss 18 avvisa che per non incorrere in questa situazione è necessario che il cucciolo sia identificato con il microchip, che risulti in possesso del passaporto europeo regolarmente compilato e che il vaccino contro la rabbia venga somministrato almeno 21 giorni prima dell’arrivo nel nostro Paese, e a distanza di almeno 90 giorni dalla nascita.
Dai veterinari il consiglio che arriva è quello di informarsi circa questi aspetti fondamentali prima di acquistare un cane dai cosiddetti venditori occasionali.