La palestra potrà essere utilizzata<br/>la soluzione di Saccardin per Borsea

BORSEA (Rovigo) - L’erbaccia attorno alla struttura è stata già tagliata e nei prossimi giorni un’impresa di pulizie si occuperà di lustrare campo, spogliatoi e bagni. La palestra di Borsea finalmente potrà aprire i battenti da subito per le scuole e da metà ottobre per le società sportive che ne faranno richiesta e otterranno l’autorizzazione dal Comune.

Con i fatti l’assessore ai Lavori Pubblici Gianni Saccardin ha risposto al sindaco Massimo Bergamin che sul punto della palestra pare fosse andato su tutte le furie. Al monumento allo sport rimasto chiuso per anni mancano 20mila euro per saldare i lavori alla ditta e permettere il collaudo e quindi l’apertura.

Ventimila euro che sono bloccati dal patto di stabilità. Per Bergamin andavano prelevati dal fondo di riserva. La soluzione di Saccardin è stata diversa: il dirigente intanto ha firmato un’autocertificazione Scia che stabilisce che l’impianto caldaia è a norma. In questo modo le scuole potranno entrare da subito. A metà ottobre, poi, si farà il collaudo per darle a disposizione delle associazioni sportive che ne faranno richiesta.
L’apertura della palestra di Borsea è una delle richieste che hanno creato più polemica con l’amministrazione Piva. Nuova di zecca e ancora in parte “sigillata” è rimasta chiusa per anni. Tanto che l’opposizione più di una volta aveva cavalcato il ritardo per criticare l’amministrazione di Bruno Piva.
Il caso è tornato in auge in questi giorni in cui le scuole di Borsea non hanno un luogo in cui proporre le attività sportive e vengono dirottati su Grignano: dopo sei anni di lavori e due milioni di euro spesi, sarebbe pronta ma non può aprire perché non c’è la certificazione della caldaia: 20mila euro in tutto.