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Calci e pugni alla moglie incinta <br/> albanese accusato di maltrattamenti

Rovigo

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Un albanese di 36 anni è stato accusato di violenza e stalking nei confronti della moglie, una 40enne italiana, anche con calci e pugni durante la gravidanza.
Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e stalking. Con queste accuse è finito a giudizio un albanese di 36 anni. Persone offese, già costituite parti civili, sono la moglie, un’italiana di 40 anni, e i tre figli piccoli.

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe tenuto, nei confronti della moglie, un comportamento irascibile e violento. In particolare, l’avrebbe offesa, anche sputandole addosso; l’avrebbe pure percossa. Soprattutto, sempre per l’accusa, l’avrebbe colpita con calci alla pancia durante la seconda gravidanza e le avrebbe detto che doveva abortire quando era incinta del terzo figlio perchè riteneva non fosse suo. L’avrebbe minacciata dicendole che le avrebbe fatto del male perchè possedeva una pistola e che avrebbe incaricato amici albanesi per fargliela pagare. Inoltre, in più occasioni, avrebbe maltrattato anche i due figli piccoli conviventi, colpendoli con schiaffi e calci. Fatti che si sarebbero svolti tra il 2005 e il dicembre del 2013.
Per quanto riguarda l’accusa di violenza sessuale, l’uomo avrebbe preteso, in più occasioni, di avere rapporti con la moglie, pur contro la volontà della stessa, che li avrebbe subìti passivamente per paura di possibili ripercussioni nei confronti suoi e dei figli. Fatti che si sarebbero verificati in epoca antecedente e prossima all’agosto del 2013.

Infine, le condotte che configurerebbero l’accusa di stalking. Atti persecutori che si sarebbero realizzati perchè l’uomo, con reiterate condotte moleste e minacciose, poste in essere per motivi riconnessi alla fine della relazione sentimentale con la moglie, le avrebbe cagionato un perdurante e grave stato d’ansia e di paura che le provocava “tachicardia ricorrente". Episodi che si sarebbero verificati tra il dicembre 2013 e il giugno 2014.

La prossima udienza è stata fissata per l’otto giugno del 2016: allora saranno sentiti i testi del pubblico ministero e della parte civile.
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