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Il direttore dell'Ulss 18 Arturo Orsini<br/>"Il rischio c'è, inutile minimizzare"

Il caso scabbia a Rovigo

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Il direttore dell'Ulss 18 Arturo Orsini in merito alla questione scabbia diagnosticata ai tre pakistani ammette: "Il rischio c'è, inutile minimizzare".
ROVIGO - “Inutile minimizzare. Il rischio di contagio c’è, con l’aumento dei profughi cresce anche la possibilità che qualcuno di loro sia portatore di malattie infettive. Per questo la nostra attenzione è sempre altissima”.

Con queste parole Arturo Orsini, direttore generale dell’Ulss 18 di Rovigo, fa chiarezza sul caso scabbia e sul pericolo di diffusione di malattie: “Non tanto la scabbia - precisa - perché non comporta gravissime conseguenze, quando altre patologie, come la tubercolosi, che è molto più grave. Un caso di questa malattia, riscontrata alcune settimane fa in un immigrato, è ancora sotto trattamento”.

Orsini specifica anche che “i tre pakistani che sono stati curati sabato notte al pronto soccorso (come raccontato dalla Voce e smentito in un primo tempo dalla stessa Ulss, ndr) erano effettivamente affetti di scabbia. Evidentemente si è verificata una nostra sbavatura, un cortocircuito informativo interno. Per il quale ci scusiamo con tutti”.

“Il problema - chiude Orsini - è soprattutto sociale. E’ preoccupante che ci siano persone costrette a vivere per strada, e ad esporsi al rischio malattie, col pericolo poi di diffonderle”.



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