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Giovane fa un infarto in campo <br/> salvato da un intervento innovativo

Successo per lo staff di cardiochirurgia

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L'ospedale di Rovigo Santa Maria della Misericordia

Giovane calciatore colpito da arresto cardiaco può continuare a correre grazie all'impianto di defibrillatore cardiaco sottocutaneo applicato dalla cardiologia a Rovigo.
Torna correre il 23enne di Rovigo colto in campo, circa un mese fa, da arresto cardiaco, la cosidetta e temuta “morte improvvisa del cuore”. Gli sforzi tempestivi dei medici hanno avuto un successo straordinario. Il copione è, purtroppo, tristemente, noto. Nel mezzo del gioco il giovane atleta crolla a terra, fra lo sbigottimento dei compagni e del pubblico. Colpito da arresto cardiaco in campo, il ragazzo è stato rianimato con un defibrillatore esterno e trasportato all’ospedale hub rodigino di viale tre Martiri.
Immediatamente dopo il ricovero nel reparto di cardiologia, la criticità delle sue condizioni ha imposto una decisione rapida alle équipe dell’ospedale, che ha optato per l’impianto del defibrillatore sottocutaneo “salvavita” eseguito dal dottor Francesco Zanon coadiuvato dal dottor Enrico Baracca e dal chirurgo Luisella Fogato.
Il dispositivo di ultima generazione non tocca né il cuore né i vasi sanguigni e ha dimostrato notevole efficacia nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa. Grande soddisfazione per il buon esito dell’intervento è stata espressa dai medici che hanno effettuato l’impianto.
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