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Un piano per fare fuori Paolo Avezzù<br/> Fi e sindaco concordi, poi il dietrofront

Politica

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Avezzù nel mirino di Forza Italia (e anche del sindaco). Azzurri e primo cittadino erano già pronti a sfiduciare il presidente del consiglio, poi tutto saltato.
ROVIGO - Un assalto fallito, almeno per ora. Colpo gobbo sfiorato a palazzo Nodari: Forza Italia ha provato a fare fuori Paolo Avezzù (e con lui le componenti centriste della maggioranza) ma, ancora prima di arrivare alla conta, ha dovuto fare retromarcia. Perché, in questo momento, i numeri non ci sono, e assieme al presidente del consiglio comunale rischiava di saltare per aria l’intera maggioranza.

Dopo il tentato blitz, è tutta una corsa a smarcarsi, addossando la colpa agli altri. “Era la Lega a volerlo fare fuori”, si affretta a dire Massimo Gasparetto, dirigente comunale di Fi. “Certo, fosse per me Avezzù lo manderei a casa anche domattina, ma è una posizione personale, non del partito”, ammicca poi.
Ma è stata proprio Forza Italia a tessere la trama, giocando - appunto - sul filo dei numeri. Poi, come in una mano di poker, per la scala reale necessaria a vincere la partita e portare a casa la posta è mancato “l’incastro” decisivo, e a quel punto non è rimasto che ricorrere al bluff. Fino a passare la mano, rinviando tutto al prossimo giro di carte.


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