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Potenzialità della terra polesana <br/> con la borsa di studio Sartori

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Claudia Cappello, assegnataria della borsa di studio Sartori della Coldiretti, ha presentato lo studio finale sulle potenzialità polesane.
ROVIGO - “C’è tantissimo potenziale ancora inespresso. Le produzioni a marchio polesano sono come una tela bianca per un pittore: ci sono tantissime strade che si possono percorrere. E’ questo che voglio mettere in luce, piuttosto che le problematiche”.

Con queste parole Claudia Capello, neolaureata rodigina, assegnataria della borsa di studio Sartori per laureati 2014, ha presentato il suo elaborato intitolato “Il valore delle denominazioni: viaggio alla scoperta dell’origine, tra potenzialità e strategia”, a conclusione del periodo formativo svolto gli uffici Coldiretti di Rovigo e di Bruxelles previsto dal bando concorsuale, in cui si è occupata specialmente di studiare i prodotti Insalata di Lusia Igp ed Aglio bianco polesano Dop.

La presentazione è avvenuta ieri alla sede Coldiretti, davanti ad un parterre illustre, rappresentato dai vertici di Coldiretti Rovigo, ideatrice della borsa, dalle rappresentanze dei co-finanziatori Bancadria, Cciaa Deltalagunare, Fondazione Banca del Monte, Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Rovigobanca e della commissione giudicatrice; Francesca e Paolo Sartori, figli del compianto Napoleone Sartori di cui la borsa porta il nome; ma, soprattutto, da tanti produttori del comprensorio di Lusia, capeggiati dal presidente del Consorzio di tutela, Alessandro Braggion, coi quali Claudia Capello ha lavorato fianco a fianco per molti mesi, collaborando alla divulgazione del prodotto Insalata Igp nelle scuole; presente il presidente del consorzio dell’Aglio bianco polesano Dop, Massimo Tovo con cui Claudia Capello ha partecipato ad una trasmissione televisiva di cucina per spiegare gli usi dell’aglio.
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