Cerca

Rsu a giudizio per abuso d'ufficio<br/>accusati Tugnolo e i vertici del cda

Rifiuti

48671
Tugnolo e il cda del Consorzio Rsu a giudizio per abuso d'ufficio per l'ampliamento della discarica di Villadose Taglietto Zero.
ROVIGO - Il 12 novembre partirà il processo contro il presidente del consorzio Rsu Pierluigi Tugnolo e altri otto manager e consiglieri del cda, per i lavori di ampliamento della discarica Taglietto Zero, affidati alla ditta Daneco tra maggio e agosto del 2012.

Il gip Pietro Mondaini, infatti, ha deciso che sarà il processo dibattimentale a stabilire se nel bypassare una normale procedura di gara d’appalto, ci fu o meno un abuso di ufficio da parte dei vertici della società.

Rinviati a giudizio sono in nove: Pierluigi Tugnolo, presidente del Consorzio Rsu all’epoca dei fatti ed oggi commissario dello stesso Consorzio, e i sette consiglieri di amministrazione in carica nel periodo di riferimento ovvero Laura Bombonato, di Rovigo; Roberto Bonato, residente a Badia Polesine; Moreno Cezza di Rovigo (e tra l’altro testimone di nozze del sindaco Massimo Bergamin ed ex segretario della sezione di Rovigo della Lega); Luigi de Falco di Rovigo; Bella Furlan di Taglio di Po; Luca Ghedini di Badia Polesine; Marco Martelli, residente a Bergantino. Infine, l’allora amministratore delegato di Daneco Impianti srl Bernardino Filipponi, di Milano.

Il caso è quello che ruota attorno a una decisione presa dal Consorzio per lo smaltimento dei rifiuti: tra maggio e agosto 2012, secondo la ricostruzione della Procura, venne affidato alla ditta Daneco Impianti il servizio di stoccaggio provvisorio di 47mila tonnellate di rifiuti da conferire alla discarica Taglietto zero di Villadose.
All'attenzione della magistratura inquirente non è il servizio in sé, quanto le modalità di affidamento. Viene contestato il fatto di non avere indetto una regolare gara di appalto, violando le norme di legge relative alle procedure per l’aggiudicazione di appalti e servizi. Questo modo di operare, secondo il magistrato inquirente, avrebbe procurato un vantaggio patrimoniale ritenuto ingiusto alla Daneco Impianti, pari alla somma di 2.824.700 euro, cioè quella pattuita con il contratto siglato a ottobre del 2012.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400