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Paritarie, le barricate dei vescovi <br/> contro i tagli alle scuole nel 2016

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Scuole paritarie sul piede di guerra contro i tagli previsti per il 2016.
ROVIGO - “Senza le scuole paritarie la regione e il paese perdono moltissimo, un pezzo di identità e un tesoro di bene comune”. Mobilitazione regionale per garantire fondi, e futuro, alle scuole paritarie.

Sono le parole con cui termina l’accorato appello fatto da tutti i vescovi del Veneto, compreso ovviamente monsignor Lucio Soravito de Franceschi, rivolto ai parlamentari eletti nella Regione affinché in sede di bilancio di previsione del 2016 (Legge di stabilità) sia posta la dovuta attenzione al mondo della scuola paritaria.

Ai vescovi si aggiungono le associazioni venete: Fism, Fidae, Cdo Opere educative, Forma e Agesc.

Le associazioni che rappresentano il sistema delle paritarie, dall’infanzia alla formazione professionale, hanno di recente incontrato gli assessori regionali di riferimento i quali hanno prospettato per il 2016 un consistente taglio dei già inadeguati fondi destinati alle scuole dell’infanzia (60% in meno) e al buono scuola (100% di taglio).

“Da tempo e ripetutamente chiediamo alla Regione di definire con una apposita legge regionale sul diritto allo studio i cardini di questo “originale e unico” sistema, fondato su una virtuosa e preziosa sussidiarietà, in cui siano assicurati i principi del diritto della famiglia di scegliere liberamente la scuola per l’educazione e la formazione dei propri figli, del pluralismo della proposta formativa e della garanzia di finanziamenti certi e strutturali come si addice appunto ad un “sistema” di un pubblico servizio” spiegano le associazioni.
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