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Provincia quieta? E' boom di reati<br/> in un anno +4,6% di criminalità

Sicurezza

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Nel 2014 Rovigo è stata la quinta provincia d’Italia per aumento del numero dei reati rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno, infatti, i crimini denunciati in Polesine sono cresciuti del 4,6 rispetto al 2013.
ROVIGO - Un reato all’ora. E quasi sempre si tratta di furti. In Polesine, il crimine colpisce con una regolarità disarmante: i dati in possesso del ministero dell’Interno, e riferiti allo scorso anno, raccontano di una violazione della legge ogni 58 minuti e 55 secondi. Giorno e notte. Feriali e festivi. Capodanno, Ferragosto e Natale compresi. Senza pause di nessun tipo.

E stiamo parlando soltanto dei reati denunciati. Poi, è ovvio, c’è tutto un sommerso che andrebbe scandagliato, e che - se scoperto - peggiorerebbe ulteriormente la situazione di una provincia che, ormai, non si sente più sicura. Nemmeno tra le mura amiche. Perché il 56% dei reati totali è rappresentato dai furti.

Sono questi i numeri della criminalità in Polesine. Numeri in crescita anno dopo anno. E in crescita esagerata. Rovigo, nel 2014, è stata la quinta provincia d’Italia per aumento del numero dei reati rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno, infatti, i crimini denunciati in Polesine sono cresciuti del 4,6 rispetto al 2013. Peggio di noi, soltanto Benevento (+8,8%), Messina (+8,6%), Trapani (+6,3%) e Crotone (+5,9%). Tutte province del profondo Sud.

Tutti i numeri, le statistiche e il servizio completo sulla Voce di martedì.
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