Mardimago pronta alle barricate<br/> cittadini sul piede di guerra

MARDIMAGO - La frazione è pronta alla protesta. L’ultimatum al comune scadrà tra 48 ore. Da venerdì - annunciano i residenti di Mardimago - scatterà la mobilitazione. Nel mirino il comune, accusato di non far nulla per migliorare una situazione ormai al limite. Nonostante l’incontro di ottobre, quando il sindaco Massimo Bergamin e la giunta hanno partecipato ad un’assemblea in paese, a quanto pare non è cambiato niente.

E ora Vivi Mardimago scendo sul piede di guerra. Lo annuncia il presidente del comitato di frazione, Giuliano Bernardinello. Che spiega: “Venerdì sera inizierà la protesta dei cittadini. Il nostro scopo è quello di farci sentire e denunciare la situazione, che è rimasta immutata nonstante le continue denunce fatte a gran voce e coralmente da un anno a questa parte”.

Lungo, lunghissimo il “cahier de doléances” del paese. Strade da bollino nero, traffico impazzito e fermate-fantasma degli autobus. Senza contare che dai rubinetti, in alcune vie dal pese, sgorga acqua sporca.

Le richiesta del comitato sono chiare: dalla necessità - segnalata più volte - di spostare il traffico pesante da via dei Mille, a quella di abbassare la velocità dei veicoli in transito. E ancora: ripristinare la segnaletica, sia orizzontale che verticale, asfaltare le strade, pulire le caditoie, istituire un senso unico su via Volturno e dei parcheggi nei pressi dell’ambulatorio medico, senza dimenticare le fermate degli autobus, praticamente inesistenti.
Da segnalare, anche un problema con i cassonetti delle immondizie, che risultano già strapieni dalle prime ore della mattina: segno che qualcuno, dai paesi limitrofi, porta qui i suoi rifiuti per non fare la differenziata. E poi c’è quell’acqua sporca, appunto, che riguarda via Morosine.