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Rom rilasciate e riprese a Verona <br/> Fantato: "Siete nomadi? Circolate"

Sicurezza

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Fa discutere il caso di due giovani rom beccate mentre rubavano a Rovigo e poi rilasciate, ritrovate a Verona mentre commettevano lo stesso reato.
In tribunale sono conosciuti. Accanto ai loro nomi, che spesso segnalano l’origine rom, un numerino: 624 cp, che tradotto significa furto. A volte il numerino cambia: può essere ricettazione o truffa, in ogni caso un reato contro il patrimonio. I nomadi fanno paura, soprattutto perché raramente finiscono in galera, e in questo modo hanno sostanzialmente licenza di rubare.

Il caso di Anna Stojanovic, 18 anni, rom senza fissa dimora, con un curriculum da ladra di tutto rispetto, è emblematico. Beccata a Rovigo mentre cercava con una complice di appena 10 anni di entrare in una casa in via Benvenuto Tisi da Garofolo, e arrestata in flagranza dalla polizia, è stata scarcerata dal giudice. La sua complice, 10 anni, stava prendendo lezioni di furto con tanto di kit da scasso. Anna Stojanovic aveva l’obbligo di firma in questura a Rovigo. Mai eseguito.

In compenso, le due sono state trovate, pochi giorni dopo, a Verona, intente a fare lo stesso “lavoro”. E alle domande dei poliziotti hanno risposto candidamente “cercavamo qualcosa da rubare”.

Per il sindaco di Badia Polesine Gastone Fantato, che da anni lotta contro l’invasione dei rom in città, la soluzione è una sola: “Siete nomadi? Circolate, allora”. Il primo cittadino spiega meglio: “O questi fanno i cittadini, e allora sottostanno alle nostre regole e al nostro modo di vivere, oppure fanno i nomadi, e per più di tre giorni nello stesso posto con il caravan non ci possono stare”.

Il servizio completo sulla Voce di mercoledì.
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