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Adesso chiamatela pure "mal'aria"<br/>in Polesine è vero allarme rosso

Inquinamento

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In Polesine è ancora allarme rosso per le polveri sottili. Domande e risposte sul fenomeno che vede Rovigo superare tutti i limiti di legge.
Una cappa di smog come non si vedeva da tempo. Complice l’alta pressione che praticamente da inizio novembre insiste sull’Italia, l’intera Pianura padana quest’inverno si è trovata a fare i conti con una vera e propria “emergenza inquinamento”. E il Polesine, che dal punto di vista geografico si trova in una delle posizioni più sfavorevoli (peggio, probabilmente, se la passa solamente la pianura lombarda, dove agli effetti climatici vanno aggiunti quelli legati alla massiccia antopizzazione del territorio) è davvero con le spalle al muro.

I numeri, da questo punto di vista sono impietosi. Dall’inizio dell’anno i superamenti dei limiti massimi di pm10 consentito (le polveri sottili) sia a Rovigo che ad Adria sono già 67, a fronte di un tetto massimo consentito dalla legge (e dal buonsenso) fissato in 35 giornate di “mal’aria”. Facile immaginare che quest’anno si supererà quota 70. E non è detto che ci si fermi qui.

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