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Rovigo 1982, la bomba in un libro<br/> domani la presentazione dell'opera

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Domani alle 17.30 in Accademia dei Concordi la presentazione del libro di Leonardo Raito e Caterina Zanirato "Rovigo, 3 gennaio 1982".
ROVIGO - Un gran botto; un’unica, sfortunatissima vittima in una città quasi deserta; un enorme buco sul muro del carcere di Rovigo oggi “tappato” da una porta; una targa sporca e vecchia. Pochi ricordi e poche testimonianze concrete sono tutto ciò che rimane di una fosca pagina della storia di Rovigo nei primi anni Ottanta. Anni di scontro tra terrorismo rosso e nero che fino al 3 gennaio 1982 erano costati al massimo qualche punto di sutura e qualche dente ai giovani rodigini contrapposti tra fascisti e autonomi. A Rovigo fino ad allora si erano sentiti solo gli echi delle contrapposizioni ben più forti che maturavano nelle città universitarie e nei poli economici come Padova e Marghera.

A fare luce su questi eventi che sconvolsero la provincia c’è un nuovo libro: “Rovigo, 3 gennaio 1982” scritto dalla giornalista Caterina Zanirato, collaboratrice della “Voce”, e Leonardo Raito, professore di storia e sindaco di Polesella.

La presentazione ufficiale del libro “Rovigo, 3 gennaio 1982”, edizioni Apogeo, è domani alle 17.30, in Accademia dei Concordi. Modera Mimosa Martini, inviata del Tg5 di ritorno da Parigi, esperienza che le permetterà di tracciare parallelismi tra “vecchio” e “nuovo” terrorismo. Nelle pagine del saggio la ricostruzione del tragico attentato che scosse Rovigo il 3 gennaio 1982, un'autobomba davanti il carcere di via Mazzini, a opera di Prima Linea. Il tutto raccontato dalla voce dei protagonisti dell'epoca, con una serie di interviste raccolte da Caterina Zanirato e un saggio di ricostruzione storica a cura del docente di storia contemporanea Leonardo Raito.
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