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Il saluto del prefetto al Polesine <br/> "Non dimenticherò questa terra"

Festa d'addio

Francesco Provolo ha salutato ieri le istituzioni che lo hanno "accompagnato" nella sua esperienza alla guida della Prefettura di Rovigo.
Poche parole di ringraziamento, con la voce a tratti rotta dall’emozione (cosa rara da vedere in un alto funzionario dello Stato), e un saluto a tutti i polesani. Il prefetto di Rovigo, Francesco Provolo, ha lasciato ieri il Polesine per andare a ricoprire l’incarico di prefetto di Pescara. E lo ha fatto con un saluto molto informale a tutte le persone con le quali ha lavorato in questi anni: dai vertici delle forze dell’ordine ai sindaci (Massimo Bergamin, influenzato, era rappresentato dal vicesindaco Conchi), dai rappresentanti del mondo economico alla stampa. Per tutti una parola di ringraziamento per la collaborazione ricevuta e per “i buoni risultati che, insieme, è stato possibile raggiungere”. A conferma dell’assoluta informalità del saluto, il prefetto ha voluto al suo fianco nel giorno dei saluti anche tutta la sua “squadra”, vale a dire i dipendenti della prefettura, con i quali ha anche posato per una foto ricordo che - ha assicurato - porterà con sè nella nuova sede. Il rapporto fra Francesco Provolo e il Polesine, del resto, è stato molto intenso. E il prefetto lo ha confermato con le sue parole di affetto per questa terra, “che non dimenticherò certamente”. Nel corso del suo incarico di rappresentante del governo, il prefetto si è trovato a gestire anche situazioni di assoluta emergenza, come il dramma della Coimpo, ed intricate vicende amministrative, a partire dal commissariamento del comune capoluogo. Al dottor Provolo il ringraziamento per la collaborazione e la gentilezza dimostrata e i migliori auguri per il nuovo, prestigioso incarico da parte del direttore e della redazione della Voce.
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