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Il Pd mette Julik sotto tutela <br/> congresso dopo il voto

Politica

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Julik Zanellato

Zanellato resta in sella, ma tutto il potere passa nelle mani di un gruppo di “saggi”.
Julik resta in sella, ma il potere, all’interno del Pd polesano, passa di mano: a guidare il partito, fino al prossimo congresso che si farà a cavallo dell’estate, sarà un parlamentino ristretto, guidato - con tutta probabilità - dall’ormai ex minoranza interna.
E’ questo quanto deciso dall’assemblea provinciale del partito andata in scena l’altra sera. L’assemblea ha votato, con 70 “sì” (Julik compreso) e 4 astensioni, il documento redatto da Diego Crivellari e Gino Sandro Spinello. Nel testo, una soluzione di compromesso. Con la convocazione del nuovo congresso in tempi brevi, subito dopo le amministrativa di maggio ma senza azzerare la dirigenza
Julik, in pratica, resterà in sella, ma il potere vero passerà nelle mani di un nuovo organismo che avrà il pallino del gioco nella scelta dei candidati negli 8 comuni polesani al voto a maggio.

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