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Apollo, una galleria vuota <br/> nel tempio che fu del cinema

Cinema in città

Chiuso da 30 anni e trasformato in galleria commerciale. Resiste solamente il bar
Un tempo regalava emozioni ai rodigini di tutte le età. Poi però è stato chiuso e al suo posto ora si trova una galleria commerciale semivuota. Continua il viaggio della Voce tra i “nuovi cinema Paradiso” della città, quelle sale cinematografiche che, come nel celebre film di Tornatore, dopo aver ravvivato per anni il centro ora sono cadute in disuso. E la tappa odierna è il cinema Apollo, in via Bedendo, a due passi dalle due piazze principali di Rovigo.


La struttura ha chiuso i battenti da quasi 30 anni, e nel 1997 è stata trasformata in una galleria per negozi e attività commerciali. Del vecchio cinema è rimasta solo la struttura portante e il dipinto vicino all’ingresso, un quadro in stile liberty. “Teatro Apollo 1922” vi si legge sopra. Anche la facciata è sempre la stessa, con la vecchia insegna. L’unica aggiunta è il cartello “Affittasi”, il primo dei tanti disseminati in tutto l’edificio.


Per il resto, tutto è cambiato. Dove c’era lo schermo cinematografico ora sorge un bar. La vecchia sala invece è diventata un corridoio tra le varie vetrine, molte delle quali vuote e spoglie. “La galleria ha aperto nel ‘97 e negli anni si sono susseguite varie attività - spiega Mara, la barista - molte però hanno chiuso e si sono spostate altrove”.


E così i locali occupati all’interno della galleria si possono contare sulle dita di una mano. Dall’ingresso fino al bar è tutto un susseguirsi di vetrine vuote e cartelli di colore sgargiante con su scritto “Affittasi” o “Vendesi”, e il numero di telefono a cui rivolgersi. Al piano di sopra, che un tempo ospitava la galleria del cinema, la situazione è ancora più desolante. Sulla sinistra ci sono un paio di uffici, sulla destra una vetrina coperta da cartoni. E poi un grande spiazzo vuoto e spoglio, dove i lavori di ristrutturazione sono mai terminati del tutto.


“Un cinema nel centro di Rovigo? Sarebbe una cosa stupenda”. A dirlo sono i clienti del bar all’interno della galleria Apollo, in via Bedendo.
Un tempo questo edificio ospitava uno dei quattro cinema che animavano la vita del centro città. Negli anni però tutti e quattro hanno chiuso i battenti. E ora per godersi un bel film sul grande schermo i rodigini sono costretti a prendere l’automobile ed andare fuori città.


“Ci servirebbe proprio un cinema in centro: non tutti hanno la possibilità di recarsi fuori - raccontano Eleonora, Mara, Tiziano e Raeef, sempre nel bar dell’Apollo - Una sala cinematografica diverrebbe un punto d’incontro, in particolare per i più giovani. La gente potrebbe vedersi un film e poi andare a bersi una bella cioccolata calda o farsi una passeggiata tra i negozi. Potresti goderti il centro, insomma...”.


Secondo i clienti presenti ieri nel bar all’interno della galleria Apollo, i rodigini sarebbero pure disposti a mettere mano al portafogli pur di avere una sala cinematografica nel centro di Rovigo. “Il cinema dovrebbe essere una ricchezza per la città, così come, del resto, lo è il teatro sociale. Quando hanno chiuso l’Odeon molti cittadini si erano dichiarati disposti a comprarsi una tessera annuale pur di salvare il cinema. E ora crediamo che una buona parte della città si ‘tasserebbe’ di qualche euro per aiutare il comune ad acquisire una sala cinematografica per darla poi in gestione ad un’associazione”.


Piangere sul latte versato. O su quello non versato. E quanto sottolinea Bruno Piva, ex sindaco di Rovigo a proposito dell’assenza di un cinema in centro. “La proposta per rilanciare l’Odeon - spiega l’ex primo cittadino - la mia amministrazione la voleva portare avanti. Purtroppo il progetto è naufragato a causa di pareri contrari. Temevano che il palazzo di nove piani avrebbe rovinato il centro di Rovigo. Ma quella torre non avrebbe rovinato il profilo del capoluogo”.

Eppure una raffica di pareri contrari, sia dell’opinione pubblica, che di alcuni professionisti “spinse l’impresa e la proprietà dell’immobile a ritrarsi da quel progetto. Ed ora mette tristezza vedere che non esistono altre idee per rivitalizzare l’ex Odeon, lasciato nell’incuria. E fa specie sentire che certi commercianti ricordino la loro disponibilità a contribuire alla presenza di un cinema in centro. Furono anche alcuni negozianti ad opporsi al progetto, che prevedeva sì nuovi appartamenti, ma anche una piazzetta pubblica e un nuovo cinema”.
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