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Uccisa, bruciata e buttata nel Po <br/> è ricominciato il processo Burci

Tribunale

Paula Burci processo Sergio Benazzo & Gianina Pist

La Corte d'Assise in aula del tribunale di Rovigo

L'assassinio della 19enne rumena del 2008 ritorna in aula e pure i tre testimoni che la ritrovarono carbonizzata
Alle 10 di mercoledì 24 febbraio è ricominciato da Rovigo il processo per l'omicidio della 19enne rumena Paola Burci avvenuto nel 2008. In aula sono ritornati dopo tre gradi di giudizio Sergio Benazzo, idraulico di Villadose e Gianina Pistroescu, rumena, accusati in concorso di aver ucciso e poi bruciato la ragazza, abbandonando il corpo sulle rive del Po, a Ro Ferrarese. Qui la ritrovarono alcuni ragazzi che erano andati in golena a trascorrere il lunedì di pasquetta, che sono chiamati in aula per la terza volta di seguito. Ricordano vagamente l'ora in cui la ritrovarono e ancora molto chiaramente che la ragazza era ridotta a uno scheletro bruciato. Si vedeva solo la mano con lo smalto rosa.
La corte d'Assise di Rovigo, presieduta da Pietro Mondaini, è stata un'ora in camera di consiglio per decidere su due eccezioni preliminari: il mancato avviso di garanzia agli indagati e l'acquisizione della testimonianza chiave di una compagna di cella della Pistroescu, resa con rogatoria internazionale.

Il servizio completo in edicola nella Voce di giovedì 25 febbraio
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