Controlli a tappeto della Finanza <br/> sequestri e chiusure per aziende cinesi

Sequestri, sospensioni dell'attività, denunce e decreti di espulsione sono i provvedimenti che i militari della Guardia di Finanza di Rovigo hanno applicato ad attività commerciali gestite da cinesi dopo i controlli partiti martedì 5 aprile.



Le Fiamme gialle, insieme alla Direzione Territoriale del Lavoro di Rovigo, ai Vigili del Fuoco, allo Spisal di Rovigo e Adria e al Servizio Vigilanza Alimentare della Ulss di Rovigo e Adria, hanno eseguito una serie di controlli nei confronti di sette di queste attività, per verificare il rispetto della normativa fiscale e in materia del lavoro.



In un laboratorio di confezioni a Giacciano con Baruchella sono stati individuati tre lavoratori in nero ed è stata disposta la sospensione dell'attività. In un laboratorio di Occhiobello è stato individuato un lavoratore senza regolare contratto e situazioni di grave carenza negli impianti in termini di sicurezza e di impiego dei lavoratori. C'erano due box-dormitorio, privi di areazione e in condizioni igienico sanitarie pessime. Inoltre pare che contributi previdenziali per un totale di 135mila euro ancora non siano stati versati.



A San Martino di Venezze è stato sottoposto a fermo per identificazione un cittadino cinese privo di documenti di identità e risultato clandestino, espulso nuovamente e denunciato pure per false generalità.



A Porto Viro sono stati sequestrati circa 1.200 oggetti (orologi, occhiali, pile, rasoi) privi di etichettatura mentre in un esercizio pubblico di Porto Tolle sono state rilevate carenze igienico sanitarie oggetto di rilievi amministrativi.



Il servizio completo in edicola nella Voce di venerdì 8 aprile